Ludogorets-Inter 0-2: Eriksen-Lukaku, Conte ipoteca gli ottavi di Europa League

Dopo un primo tempo a ritmi blandi, col solo Biraghi pericoloso, i nerazzurri cambiano marcia nella ripresa: palo di Sanchez, poi prima gioia per il danese (71'), fermato 2' dopo dalla traversa. In pieno recupero (94') chiude i conti il belga su rigore
Ludogorets-Inter 0-2: Eriksen-Lukaku, Conte ipoteca gli ottavi di Europa League© Inter via Getty Images

RAZGRAD (Bulgaria) - Un'Inter ampiamente rimaneggiata si impone 2-0 alla Ludogorets Arena, ipotecando la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. I ragazzi di Conte faticano a rendersi pericolosi nella prima frazione (l'unica vera chance capita sui piedi di Biraghi), poi cambiano marcia nella ripresa: il primo gol in maglia nerazzurra di Eriksen arriva al 71' su assist di Romelu Lukaku, in campo da soli 7', col belga che chiude i conti al 94' su rigore. Tre grandi parate del portiere Iliev e due legni (un palo di Sanchez ed una traversa del danese ex Tottenham) evitano ai bulgari un passivo ancor più ampio. Nella gara di ritorno, in programma la prossima settimana (27 febbraio) al Giuseppe Meazza di Milano, non ci sarà Lautaro Martinez per squalifica.

Ludogorets-Inter 0-2, tabellino e statistiche

Le gare d'andata dei sedicesimi di finale di Europa League

Ludogorets-Inter, le scelte di Conte

Archiviata l'avventura in Champions con la "retrocessione" in Europa League, l'Inter fa visita ai bulgari del Ludogorets, nell'andata dei sedicesimi di finale della competizione, priva di otto titolari tra infortuni e scelte tecniche. Al netto dell'indisponibilità di HandanovicConte conferma Padelli tra i pali e lancia Ranocchia, alla quinta presenza stagionale, al centro della difesa in luogo di De Vrij, affiancato da D'Ambrosio Godin (al posto di Skriniar). Moses agisce sull'out destro, Biraghi fa rifiatare Young su quello opposto, Vecino, Borja Valero ed Eriksen in un centrocampo orfano di Sensi, Barella (in panchina) e Brozovic, con Sanchez-Lautaro Martinez terminali offensivi.

Biraghi ed Eriksen pericolosi, ma l'Inter non sblocca

L'Inter impiega due soli minuti per rendersi pericolosa: Moses va via in progressione e dal fondo pennella un pallone in mezzo, Biraghi calcia a botta sicura, ma viene chiuso in angolo. La fiammata nerazzurra non viene alimentata nei minuti seguenti ed il Ludogorets prende coraggio alzando il proprio baricentro. I brasiliani Cicinho, Cauly Marcelinho, quest'ultimo naturalizzato bulgaro, provano ad inventare una giocata, troppo poco per l'attento terzetto D'Ambrosio-Ranocchia-Godin. Dopo la pesante (ed ingenua) ammonizione rimediata da Lautaro Martinez che, diffidato, salterà la gara di ritorno al Meazza di Milano, l'Inter torna a premere: al 25' si ripete il tentativo firmato Moses-Biraghi, l'ex Fiorentina stavolta calcia meglio, ma trova la strepitosa risposta di Iliev. L'arma su cui punta Conte per scardinare la difesa bulgara è il cross dall'out destro: tre giri di lancette più tardi, infatti, è l'asse Sanchez-Eriksen a creare qualche patema nel cuore dell'area del Ludogorets, è splendido lo stop a seguire col petto da parte del danese, non supportato dallo scatto nello stretto, ed il portiere salva tutto bloccando la sfera in tuffo. 

L'Inter preme, palo di Sanchez

Dopo un primo tempo a ritmi blandi, che non avrà di certo esaltato i circa 500 tifosi italiani volati in Bulgaria, in un match che ha offerto appena quattro tiri in porta, Conte incita i suoi a cambiare marcia. L'Inter impiega cinque minuti per assimilare i dettami del tecnico salentino, poi è Sanchez a suonare la carica, autore di un colpo di tacco sull'ennesima palla messa in mezzo da Moses: sfortunato il cileno, fermato dal palo dopo l'incredibile parata di Iliev col piede di richiamo. Al 53' ci prova quindi Lautaro con un destro a giro da fuori alto non di molto, ma capita ad Eriksen l'occasione più importante: il cronometro segna 63' quando l'ex Tottenham lascia partire un bolide mancino indirizzato all'angolino, con l'estremo difensore bulgaro ancora una volta decisivo.

Eriksen-Lukaku: l'Inter vince 2-0

La tripla chance nerazzurra lascia spazio ad una risposta d'orgoglio del Ludogorets, che si spegne sulle proteste per un calcio di rigore non assegnato dall'arbitro Del Cerro a seguito di un involontario tocco col braccio di D'Ambrosio. I bulgari escono dal guscio e Conte capisce che è il momento giusto per colpire: fuori Lautaro, dentro Lukaku (64'), ed il belga impiega 7' per creare il varco giusto ad Eriksen: il suo destro da fuori non lascia scampo ad Iliev, che sfiora soltanto con la punta delle dita. Trovata la prima gioia con la nuova maglia, cui fa seguito il cambio Barella-Moses (72'), il danese va ad un passo dalla doppietta al 73', ma il suo tiro dai 25 metri si stampa contro la traversa. Sbloccato il risultato e trovato l'importantissimo gol in trasferta, l'Inter amministra in scioltezza l'ultimo quarto di gara, rischiando poco o nulla e non lesinando qualche pericolosa ripartenza con protagonisti Sanchez, Barella ed il neo-entrato Young (per uno stremato Biraghi). L'episodio-chiave arriva in pieno recupero, quando il Var, al debutto stagionale in Europa League, richiama l'arbitro per assegnare un penalty ai nerazzurri: al 94' Lukaku fa 2-0 dagli undici metri, ipotecando di fatto la qualificazione agli ottavi.

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