Pagina 2 | Europa League, sorteggio playoff: i sette nemici Juve ai raggi X

Tra 48 ore la Juventus conoscerà l’avversario che dovrà affrontare nei sedicesimi di Europa League nel doppio confronto che vedrà i bianconeri giocare all’Allianz il 16 febbraio e il ritorno una settimana dopo. Lunedì all’ora di pranzo il sorteggio indicherà la prima tappa di questo cammino juventino che ha di fronte a sè sette possibili nemici: tre francesi, Nantes, Rennes e Monaco, i danesi del Midtjylland, i tedeschi dell’Union Berlino, gli olandesi del Psv e gli inglesi del Manchester United dove gioca un certo Cristiano Ronaldo. Rennes, United e Psv gli avversari più pericolosi.

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Manchester United (allenatore: Ten Hag)

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La forza di questo Manchester United sta nella rosa lunga in attacco: oltre a Antony e Rashford, ten Hag può contare su seconde linee giovani e affidabili come Elanga e Garnacho. Nonostante l'età sono riusciti a entrare nei meccanismi dei Red Devils che finalmente girano senza grandi intoppi. Dopo il ko col City hanno portato a casa la vittoria nello scontro diretto col Tottenham e i pari con Newcastle e Chelsea, due prove di forza.

Difetti

La situazione creata attorno a Cristiano Ronaldo ha minato la serenità, ma tra la stella portoghese e l’allenatore adesso c’è una sorta di tregua che ha fermato le scintille. Il caso però dimostra che lo United è ancora un cantiere aperto con tanti aspetti da definire: il mercato di gennaio potrebbe portare cambiamenti. Pur essendo una squadra forte sembra essere sempre incompleta.

Ada Cotugno

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Midtjylland (allenatore: Capellas)

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Con una rosa il cui valore non arriva nemmeno ai 50 milioni di euro, mister Albert Capellas è stato protagonista di un vero e proprio miracolo. Il tecnico catalano scuola Barça ha esportato in Danimarca, già da tempo, lo stile blaugrana: gioco di posizione e filosofia offensiva messi a disposizione dell'entusiasmo di un manipolo di giovani alle prime sortite europee. Da tenere d'occhio Dreyer che, con la sua doppietta nell'ultimo turno, ha eliminato lo Sturm Graz (e la Lazio).

Difetti

Tutti quelli di una squadra poco esperta: a cominciare dalle amnesie difensive che avrebbero potuto comprometterne la presenza nella seconda fase. Quello che più sorprende, però, è l'incapacità di ricorrere al fallo tattico per fermare, in fase embrionale, i contropiedi delle squadre avversarie. Prova ne siano i 18 cartellini gialli rimediati nei sei incontri della fase a gruppi.

Raffaele R. Riverso

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Monaco (allenatore: Clement)

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L'esperienza è alla base della pericolosità del Monaco. Su tutto, però, c'è da segnalare la facilità dei monegaschi nell'andare in gol, soprattutto per la grande connessione tra gli attaccanti, il capitano Yedder e il tedesco Volland, autore di una tripletta nella vittoria per 4-1 contro la Stella Rossa. Il Monaco, intermittente in campionato, vive ancora un momento di transizione dopo l'arrivo in panchina di Philippe Clement.

Difetti

Ultimamente schierato con un 4-4-2 più ordinato, il club del Principato continua a essere troppo permeabile nella retroguardia, dove i due terzini Vanderson e Caio Henrique spingono bene ma non fanno altrettanto al momento delle diagonali difensive. I centrali Badiashile e Maripan, il quale si alterna con Disasi, alternano prestazioni di livello ad altre meno efficaci.

Antonio Moschella

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Nantes (allenatore: Kombouaré)

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Il Nantes è una squadra combattiva e rocciosa, ma spesso inconcludente. La sua forza è senza dubbio la difesa, nonostante i 21 gol subiti in campionato. Il portiere ex Fiorentina Lafont è uno dei più esplosivi di Francia, ed è protetto davanti a sé dall'esperto e coriaceo Pallois e dal risoluto Girotto. Il tecnico Kombouaré, una vecchia volpe, è un motivatore nato e da quando è arrivato allo stadio de la Beaujoire ha cambiato la dinamica negativa di una piazza che appoggia con costanza un 11 guerriero.

Difetti

In attacco, dopo l'addio di Kolo Muani, l'egiziano Mohamed predica nel deserto, a parte qualche raro rifornimento del 10 Blas, che in Europa League vanta tre assist, l'ultimo dei quali contro l'Olimpiakos. Più pericoloso per il supporto dagli spalti che per le qualità in campo, il Nantes ha festeggiato l'approdo alla seguente fase sapendo che da perdere non avrà più nulla.

Antonio Moschella

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Psv (allenatore: Van Nisterlrooij)

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I ragazzi di Ruud van Nistelrooij trascinati dalla classe di Gakpo (13 gol e 16 assist), hanno messo in mostra una chiara vocazione offensiva. Una squadra a trazione anteriore bilanciata, però, da un trio di eccellenti tuttocampisti: Til, Veerman e, dietro di loro, uno dei migliori mediani del panorama continentale: Sangaré.

Difetti

Protagonisti di un percorso praticamente immacolato in casa, hanno dimostrato di avere qualche problema in trasferta. E non si è trattato di una questione di gioco ma di limiti caratteriali propri di una squadra che non è ancora abituata a mantenere alta la concentrazione con avversari meno esigenti. Prova ne siano le sconfitte in campionato contro il Groningen e il Cambuur che hanno impedito ai biancorossi di mantenere la vetta della classifica, sebbene domani, conl’Ajax, potrebbe esserci il contro sorpasso.

Raffaele R. Riverso

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Rennes (allenatore: Génésio)

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È, quella di Bruno Génésio, la squadra più in forma della Ligue 1, con 5 vittorie di fi la e 2 ko totali, l'ultimo il 27 agosto a Lens. Imbattuta in Europa League, è capace di alternare un 4-4-2 a un 4-3-3 più offensivo. Il punto di forza è l'attacco, reparto nel quale si sta esaltando l'ala sinistra Terrier 11 reti i stagione.

Difetti

L’aspetto da migliorare è la tenuta mentale, specialmente nello scenario continentale. I bretoni, infatti, hanno palesato limiti di concentrazione nelle due rimonte subite contro il Fenerbahce, che si è aggiudicato il primo posto del girone di Europa League. I turchi hanno ottenuto la qualificazione diretta agli ottavi soprattutto grazie al clamoroso ritorno della settimana scorsa, recuperando in casa uno 0-3 che sembrava consegnare un vantaggio definitivo, poi sprecato in modo quasi inspiegabile.

Antonio Moschella

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Union Berlino (allenatore: Fischer)

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Capolista della Bundesliga con 26 punti in 12 giornate, l’Union Berlino è forse la più grande sorpresa degli ultimi tre mesi calcio europeo. Il 3-5-2 di mister Urs Fischer si basa su aggressività, chiusura degli spazi e ripartenze veloci guidate da Becker (7 reti). Una squadra che fa dell’intensità atletica il proprio diktat. E occhio ai calci piazzati.

Difetti

Avendo solo tre anni di Bundesliga alle spalle e una storia precedente tra seconda e terza serie dalla caduta del muro (prima faceva parte dell’ex Germania Est), l’Union Berlino non dispone di grossi budget e in sede di mercato punta su nomi in rampa di lancio con esperienza internazionale quasi nulla. Un fattore che in Europa inevitabilmente incide. Non ci sono star affermate in grado di trascinare la squadra fuori dai momenti critici.

Giorgio Dusi

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Manchester United (allenatore: Ten Hag)

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La forza di questo Manchester United sta nella rosa lunga in attacco: oltre a Antony e Rashford, ten Hag può contare su seconde linee giovani e affidabili come Elanga e Garnacho. Nonostante l'età sono riusciti a entrare nei meccanismi dei Red Devils che finalmente girano senza grandi intoppi. Dopo il ko col City hanno portato a casa la vittoria nello scontro diretto col Tottenham e i pari con Newcastle e Chelsea, due prove di forza.

Difetti

La situazione creata attorno a Cristiano Ronaldo ha minato la serenità, ma tra la stella portoghese e l’allenatore adesso c’è una sorta di tregua che ha fermato le scintille. Il caso però dimostra che lo United è ancora un cantiere aperto con tanti aspetti da definire: il mercato di gennaio potrebbe portare cambiamenti. Pur essendo una squadra forte sembra essere sempre incompleta.

Ada Cotugno

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