Nantes-Juve, espulsione da DOGSO: vi spieghiamo perché

Cosa prevede il regolamento: il giocatore francese Pallois riceve il rosso nel primo tempo nell'occasione del rigore concesso ai bianconeri
Nantes-Juve, espulsione da DOGSO: vi spieghiamo perché

Il Di Maria show in scena a Nantes offre l'occasione anche per spiegare cosa sia accaduto in occasione del penalty del raddoppio e della doppietta dell'argentino della Juventus. L'episodio ha chiaramente indirizzato la gara in favore della squadra di Allegri, in campo per un lunghissimo tratto di partita in undici contro dieci vista l'espulsione di Pallois. Ma perché è arrivata la tripla sanzione (massima punizione, cartellino rosso e squalifica partita successiva) per il giocatore?

Il cartellino rosso può essere estratto per un grave fallo di gioco - e non è questo il caso - o per un DOGSO. Ma che cosa significa questo termine? Altro non è se non l'acronimo inglese di Denying an Obvious Goal Scoring Opportunity, in italiano "Negare una chiara occasione da rete", l'evoluzione di quella che era la CGS, la Condotta Gravemente Sleale. E quel tacco del Fideo a due passi dalla porta avrebbe avuto la sua naturale fine all'interno della porta avversaria, se non fosse stato appunto per il tocco di braccio del difensore francese a ridosso della porta. Curiosità: il Dogso prevede sempre il rosso, ad una sola eccezione: la sanzione dell'espulsione sarebbe potuta essere una semplice ammonizione se l'intervento falloso fosse stato nel tentativo di contendere il pallone all'avversario.

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