Juve-Friburgo 1-0: Di Maria fa anche il Mandzukic, paura Chiesa

L'ottavo di andata di Europa League deciso dal Fideo nella ripresa. Vlahovic latita, l'ingresso di Fagioli cambia il match

Ancora Di Maria, stavolta in versione centravanti alla Mandzukic vista la latitanza della prima punta di ruolo, e la Juventus fa suo il primo atto della sfida degli ottavi di finale di Europa League. Contro il Friburgo è bastata una magia dell'argentino, spietato sottoporta, con i bianconeri a ringraziare il Var che pizzica l'assist di mani di Ginter per l'1-1 annullato di Holer. Note dolenti gli infortuni, prima dietro con Alex Sandro, poi davanti: Chiesa entra rilevando un Vlahovic evanescente e si fa male, rimanendo in campo solo per non lasciare la squadra in dieci con gli slot cambio terminati, e anche il Fideo finisce sulle ginocchia e toccandosi la coscia, sembra solo affaticata. Con Kean squalificato e il numero 9 lontano dalla condizione ottimale, un problema non da poco per Allegri.

Questo Vlahovic è un problema

Se vuoi vincere le partite nel gioco del calcio e il tuo centravanti non segna, hai un problema. E la Juve ha un problema Vlahovic. Dove è finito il serbo arrivato in bianconero con le ali ai piedi e un sinistro micidiale? Il numero 9 sembra muoversi come se il suo corpo non gli appartenesse, come se non sapesse usarlo, e quando si muove senza palla sbaglia sistematicamente scelta. E per quanto possa aver influito la pubalgia, per carità, sbagliare tecnicamente appoggi semplici o stop e non riuscire a vedere mai la porta non è un problema fisico. Gioca in un modo che non calza con quanto gli chiede il tecnico? Potrà anche darsi, ma i palloni gli arrivano, la manovra anche se non è fluida ha il suo sbocco sul 9 ma Dusan ha smesso di vedere la porta anche quando è vuota. Veleno, rabbia agonistica, furbizia, cazzimma, qualsiasi sia il nome che gli si voglia dare, in questo momento gli manca completamente. E il fatto che Allegri non gli faccia sentire neanche un po' di rivalità, visto che da quando è tornato disponibile è sempre stato schierato titolare togliendo Kean che stava trovando continuità e anche gol pesanti, non aiuta.

Di Maria illumina, Rabiot gol a gioco fermo. Alex Sandro ko

Squadra compatta e quadrata, il Friburgo, che strategicamente aggredisce in avanti la Juve ad ogni palla persa, mettendo in difficoltà una costruzione bianconera sempre un po' macchinosa. Il palcoscenico europeo però esalta Di Maria, che illumina e crea mettendo in difficoltà tutta la retroguardia tedesca: verticale per Rabiot con parata di Flekken, poi gol a gioco fermo del francese per un fallo fischiato a Locatelli in tackle apparso ruvido ma regolare. Sul Fideo è fallo sistematico mentre Alex Sandro getta la spugna, il problema accusato contro la Roma non è superato: dentro Bonucci, tra gli applausi dello Stadium. Cuadrado e Vlahovic ci provano su punizione, Locatelli in area non trova lo specchio. Szczesny controlla con serenità, l'ansia più grossa la fa venire Danilo che in area piccola decide di stoppare un tiro cross di petto per appoggiarlo al portiere: freddezza assoluta. Ancora Juventus, spunto di Cuadrado e tiro deviato in angolo, Bremer non trova la porta di testa con Flekken uscito a vuoto. Vlahovic completa un primo tempo da incubo: al 37'  un errore avversario lo lancia uno contro uno e si fa soffiare il pallone da Ginter con una facilità che quasi spiazza anche il difensore, poi nel recupero manda alto un pallone solo da spingere in rete di testa a porta vuota.

Fagioli entra, Kostic crossa, Di Maria fa Mandzukic. Chiesa paura e cuore

Otto minuti della ripresa e l'ingresso di Fagioli per uno spaesato Miretti, buttato titolare in campo dopo quasi un mese di assenza, cambia la squadra: la Juve trova più struttura e lucidità e passa anche in vantaggio, con un grande classico del gioco di Allegri, cross dalla fascia sul secondo palo e taglio per il colpo di testa, sembra Mandzukic ma è Di Maria, è 1-0 di magia, ancora lui a fare la differenza in Europa. E l'altra differenza la fa il Var, perché Holer pareggia con l'unico tiro in porta del Friburgo ma le telecamere pescano l'assist pallavolistico di Ginter. Allegri richiama Vlahovic rincuorandolo e mette dentro Chiesa, che però si fa male dopo una decina di minuti al ginocchio destro, non quello operato, ma gli slot sono già terminati poco prima con l'ingresso di Kean per Kostic, per cui dopo essere uscito zoppicante dal campo il numero 7 ci mette il cuore e va a giocare a fare sponde da fermo davanti. La Juve praticamente finisce in 10 ma senza rischiare troppo, anzi in 9 e mezzo perché anche Di Maria nel finale accusa la fatica, e Max spera sia solo quella.

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