Golden Boy 2020, la finale: sono rimasti in 20

Si entra ufficialmente nella fase decisiva che porterà all'elezione del 18° "Ragazzo d'Oro" di Tuttosport. Ecco i 20 calciatori rimasti in gara: votazioni aperte
Golden Boy 2020, la finale: sono rimasti in 20

Le selezioni sono finite. Il Golden Boy, come ogni autunno, entra nella sua fase decisiva che porterà all’elezione del 18° “Ragazzo d’Oro” di Tuttosport cioè l’Under 21 tesserato per un club europeo della massima categoria che avrà saputo mettersi maggiormente in risalto nel corso dell’anno solare. Il 2020, appunto. Oggi, come ogni giorno 15 del mese, procediamo al taglio di ulteriori venti giocatori che ci conducono alla stesura dell’elenco definitivo: i 20 finalisti del nostro trofeo. In principio, cioè lo scorso 15 giugno, i nominati erano 100 poi progressivamente ridotti a 80 il 15 luglio, a 60 il 15 agosto, a 40 il 15 settembre fino alla lista conclusiva odierna. Non ci saranno più scremature. Il numero è chiuso e non più modificabile. Così è, se vi pare.   

LE GIURIE: GIORNALISTI E WEB
La “shortlist” è composta  – lo dice il regolamento – da giovani talenti di qualsiasi nazionalità nati a partire dal 1° gennaio 2000. I cosiddetti “millennials”. A eleggere il nuovo “principe” sarà la nostra autorevole giuria formata da 40 giornalisti delle più celebri testate europee. A loro il compito di votare il migliore in assoluto dell’anno. Ma le preferenze dei nostri “togati” giurati saranno orientate, indirizzate e in qualche modo influenzate dagli internauti di tutto il mondo che a loro volta  – grazie al sondaggio online sul sito www.tuttosport.com  – votano i loro beniamini. In occasione del gala di premiazione a Torino in programma lunedì 14 dicembre, unitamente al Golden Boy “Best Absolute” (eletto come detto dai giornalisti di tutta Europa) sarà anche premiato il “Golden Boy Web”, il più votato dalla giuria popolare. L’anno scorso il Golden Boy assoluto fu il grande talento portoghese João Félix dell’Atlético Madrid mentre il franco-marocchino Mattéo Guendouzi (ceduto in prestito pochi giorni fa dall’Arsenal all’Hertha) era risultato il più “cliccato” per gli internauti.

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PRESTIGIO E AUTOREVOLEZZA
La giuria “tecnica” di Tuttosport è altamente qualificata. Firme di assoluto prestigio e autorevolezza, 40 giornalisti specializzati in calcio estero delle più? qualificate testate, soprattutto a indirizzo sportivo, del Vecchio Continente. Da “L’Équipe” a “Marca”, dal “Times” alla “Bild”, da “France Football” a “Sport-Express”, da “A Bola” a “De Telegraaf”, da “Aftonbladet” a “Blick” e così via. Insieme a loro anche le illustri preferenze dei Direttori dei tre quotidiani sportivi italiani (Tuttosport, Corriere dello Sport-Stadio e La Gazzetta dello Sport) più i loro colleghi di ruolo delle principali tv nostrane (Rai, Mediaset, SKY, LA7 e Dazn).


SONDAGGIO A QUOTA 160.000 VOTI
Dopo i primi quattro mesi di sondaggio online, i numeri sono da record.  Altissimi. Oltre 160.000 voti sommando il primo “step 100” (70.839 segnalazioni per la precisione), il secondo “step 80” (39.000), il terzo “step 60” (circa 25.000) e il quarto “step 40” (superato il tetto delle 25.000 segnalazioni). Insomma, stiamo viaggiando trionfalmente verso quota 200.000 quando manca ancora un mese alla chiusura delle votazioni sul sito. Ricordiamo che collegandosi semplicemente qui chiunque può esprimere la propria preferenza sul talento Under 21 del calcio europeo che sta brillando di più in questo 2020. Anche stavolta, come di prammatica, verranno azzerati tutti i voti precedenti del referendum. Come a metà luglio, a metà agosto e a metà settembre. Ogni mese si ricomincia da capo per una nuova sfida a colpi di clic. 

SZOBOSZLAI RESTA, TZOLIS ESCE
Vedremo su quali giocatori si indirizzeranno i nostri fedeli e appassionati internauti che ci seguono da tutto il mondo. Sarà la loro ultima “fatica” di quest’anno al fine di decretare il “Golden Boy Web” edizione 2020. Chissà se ci saranno di nuovo grosse sorprese. Nella prima tornata di voti “step 100” il vincitore di “tappa” era risultato infatti l’ispano-venezuelano Alejandro Marqués della Juventus. Nel secondo (80 nomi) e terzo (60) turno “elettorale” il più gettonato è stato invece il diciottenne malesiano Luqman Hakim del Kortrijk sbarcato alla corte del connazionale Vincent Tan, proprietario del club rossobianco piazzatosi all’11° posto nell’ultima Jupiler League (massimo campionato belga). Nel quarto turno (40 nomi) c’è stato un incredibile testa a testa fra l’ungherese Szoboszlai del Red Bull Salisburgo e il “baby” greco Tzolis del PAOK. Punto a punto, voto a voto, si sono alternati al comando fino all’ultimo giorno.

I 4 FAVORTI AL “BEST ABSOLUTE”
Ora la promessa Tzolis esce, comunque a testa alta, dalla lista finale (il PAOK ha sì eliminato il Benfica ma poi è stato estromesso dal nel terzo preliminare di Champions League dai sorprendenti russi del Krasnodar) mentre Szoboszlai entra nel novero dei 20 finalisti. Tuttavia i candidati forti, i favoriti alla conquista del titolo di Golden Boy “Best Absolute” sono altri, come potete leggere più dettagliatamente nelle pagine dedicate al trofeo sull’edizione cartacea di Tuttosport. Su tutti quattro nomi. In rigoroso ordine alfabetico: Alphonso Davies, Ansu Fati, Erling Håland e Jadon Sancho. Un canandese-liberiano, un ispano-guineense, un anglo-norvegese e un anglo-guyanese. 

EN PLEIN-DAVIS, FATI UN GENIO
Analizzando solo i titoli conquistati nel corso di quest’anno solare, il vincitore sarebbe già scritto ovvero il 19enne Davies (18° un anno fa). Il formidabile laterale sinistro del Bayern ha vinto la Bundesliga, la Champions League, la Coppa di Germania, la Supercoppa europea e pure quella tedesca: 5 su 5, “en plein” da sogno. E come ciliegina sulla torta è stato insignito anche del premio quale miglior “rooster” del campionato tedesco 2019-’20. Ma se consideriamo il talento assoluto, purissimo e le magie alla Messi con il “bonus” di essere il più giovane del quartetto (17 anni), allora il “Golden Boy” non potrebbe che venire assegnato ad Ansu Fati, il piccolo genio ispano-guineense del nuovo Barcellona targato Koeman. Già clamorosamente 6° nel Golden Boy 2019, ad appena 16 anni d’età, in questo 2020 ha continuato a “miracol mostrare”. Folletto irresistibile, il mese scorso ha frantumato un record che resisteva da 95 anni, quasi un secolo: andando a segno nella gara di Nations League con l’Ucraina, è diventato il più giovane marcatore di sempre nella storia della Nazionale A spagnola all’età di 17 anni e 311 giorni. E a fine settembre ha stupito il mondo con una prestazione fantasmagorica nella Liga contro il malcapitato Villarreal: due gol (nei primi 19’ di gioco) e un rigore procurato, uscendo a 20’ dalla fine tra le ovazioni del Camp Nou. 

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HÅLAND 27 GOL, SANCHO 120 MILIONI 
Se invece esaminiamo soltanto il numero delle reti segnate quest’anno, nessuno ha fatto meglio del biondissimo panzer norvegese Erling Braut Håland del Borussia Dortmund (4° l’anno scorso): 27 gol in 27 gare di tutte le competizioni, Nazionale compresa, dal 18 gennaio all’altro ieri: la media è stratosferica, 1 gol a partita! Una mitragliatrice umana. Tempesta “tsunamica” di marcature che tuttavia non ha portato a niente: zero “tituli” e solo tante brucianti eliminazioni o secondi posti con i gialloneri. Fuori agli ottavi di Champions e di Coppa tedesca, secondo in Bundesliga (a -13 dal rullo compressore Bayern), ancora secondo in Supercoppa di Germania (di nuovo battuto dall’incubo rosso-bavarese). Fra l’altro, va rimarcato, il Golden Boy non è la... Scarpina d’Oro nel senso che vengono presi in considerazione molteplici fattori e non esclusivamente i gol segnati. Se infine guardiamo al solo valore di mercato, nessuno al momento supera il talento inglese dai cromosomi caraibici Jadon Sancho (2° l’anno scorso): il Dortmund lo valuta 120 milioni ed è per questo che ha respinto l’offerta United salita fino a quota 100. 

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