© LAPRESSETORINO - Un cuore grande, una sensibilità fuori dal comune. E’ tanto altro ma anche e soprattutto questo Lapo Elkann, grande tifoso juventino e da tempo impegnato in prima battuta per cercare di dare una mano alle famiglie più povere attraverso la Fondazione Laps di concerto con la Croce Rossa e il Banco Alimentare e stimolando la Figc e la Fifa. Tuttosport, che ha sposato questa iniziativa, ha così voluto omaggiare Lapo Elkann con una Targa Speciale che ha ritirato personalmente nel corso della cerimonia di ieri del Golden Boy 2020. Ecco il suo intervento nelle risposte alle domande del Direttore Xavier Jacobelli e della giornalista Federica Lodi di Sky. «Ringrazio Tuttosport e la Figc per questa campagna che abbiamo fatto insieme alla Croce Rossa e il Banco Alimentare per supportare le famiglie più povere. Ci stiamo muovendo in Italia, in Portogallo e in Israele. Grazie a Gianni Infantino, il presidente della Fifa, abbiamo proposto a tutti i Paesi del mondo lo stesso protocollo che ci sta dando i primi risultati in questi tre Paesi che ho citato prima. Ringrazio la Nazionale italiana, maschile e femminile. Quella portoghese, israeliana e tutte quelle in divenire».
Come mai la scelta della Nazionale?
«E’ molto semplice, non c’è niente che unisca di più. E funziona in tutti i Paesi. La prima campagna che avevamo fatto “Never Give Up” ha ospitato calciatori, cantanti e musicisti. Poi dopo la prima ondata ho riflettuto e mi sono detto che non c’era nulla di più forte e coinvolgente della Nazionale. Batte la Juve, la Ferrari, il Milan, l’Inter. E’ il fiore all’occhiello del Paese. Lavorando insieme a loro si lavora per il Paese e con il Paese, soprattutto per le persone che hanno bisogno e ce ne sono tante».
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