Golden Boy, Michela Persico: "Che show e quante donne d'oro!"

Intervista alla conduttrice e influencer, compagna dello juventino Rugani: «Premiare una calciatrice sarebbe emozionante. La Granovskaia miglior dirigente bel segnale per il calcio»
Golden Boy, Michela Persico: "Che show e quante donne d'oro!"© Marco Canoniero

TORINO - Dal Festival del cinema di Venezia alla serata del Golden Boy 2021. Ci sarà anche la giornalista e influencer Michela Persico il 13 dicembre alla Nuvola Lavazza di Torino. La compagna dello juventino Daniele Rugani si unirà ai personaggi del calcio e dello spettacolo presenti agli Oscar internazionali di Tuttosport. «Sarebbe bello ed emozionante premiare una calciatrice - racconta - A Torino è un po’ come giocare in casa per me».

Ha chiesto qualche consiglio alla sua amica Annekee, la compagna di De Ligt, che nel 2018 accompagnò l’allora difensore dell’Ajax durante la cerimonia del Golden Boy?
«Sinceramente non ne abbiamo mai parlato, ma visto il fascino internazionale dell’evento organizzato da Tuttosport sono sicura che Annekee e Matthijs avranno trascorso una splendida serata a Torino. Infatti poi sono tornati...».

Rugani le ha già fatto qualche domanda sul Golden Boy 2021?
«È contento per me. Daniele è consapevole che sia una bella esperienza da vivere. Noi due condividiamo tutto e ci confrontiamo molto anche sui rispettivi lavori. Però io non entro mai nelle questioni tecniche: sono la compagna, non l’allenatore. I miei sono più discorsi motivazionali».

Il 13 dicembre, alla Nuvola Lavazza, sarà incoronato Pedri del Barcellona...
«Premio strameritato per quello che ha fatto con il suo club e con la Spagna nel 2021. Guardando l’albo d’Oro del Golden Boy ho notato che, prima di Pedri, soltanto un altro calciatore dei blaugrana ha ricevuto il vostro premio internazionale: un certo Lionel Messi. Pedri sarà molto orgoglioso di questo».

Oltre a Pedri saranno premiati altri nove personaggi del calcio (Lewandowski, Martens, Piccoli, Tomaselli, Adeyemi, Letang, Granovskaia, Rummenigge, Pastorello): il suo preferito?
«Scegliere è impossibie, però è bellissimo vedere che ci siano tante donne. Non solo la Golden Girl Martina Tomaselli (Sassuolo) e la Golden Player Woman Lieke Martens (Barcellona), ma anche Marina Granovskaia del Chelsea, eletta miglior dirigente d’Europa. È fantastico, e soprattutto giusto, che la plenipotenziaria del Chelsea campione d’Europa sia stata nominata Best European manager. È un segnale incoraggiante per il mondo del pallone, oltretutto ho visto che a votarla sono state grandissime leggende del calcio come Nedved, Van der Sar, Toni, Eto’o, Shevchenko... Dirigente, giornalista o giocatrice: non è sempre facile essere donna nel calcio. Purtroppo la disavventura della collega Greta, molestata in diretta tv mentre svolgeva il proprio lavoro fuori dallo stadio, è soltanto il caso più recente. Ha tutta la mia solidarietà. Greta è toscana come Daniele, magari ci sarà anche occasione di incontrarsi».

Lei da bambina ha mai giocato a calcio?
«No, facevo l’alzatrice. La mia passione era la pallavolo, che poi ho abbandonato per assecondare i miei sogni lavorativi. Ma sono tuttora molto sportiva: pratico soprattutto cardio fitness e ultimamente anche molto pilates. Mi tiene allenata anche il piccolo Tommaso: quante camminate per addormentarlo. Lo sport mi aiuta a stare in forma, ma soprattutto a evadere a livello mentale».

Quanto è cambiata la sua vita da quando nel 2020 è diventata mamma?
«Molto, ma in meglio! Adesso il primo pensiero, quando mi sveglio, è sempre Tommaso. Il suo arrivo ha rafforzato ancora di più la nostra famiglia, però riesco ancora a ritagliarmi i miei spazi per lavorare, che resta la mia passione più grande. Diciamo che, rispetto a prima della nascita di Tommaso, non so più cosa sia il sonno».

A quale luogo di Torino è più affezionata?
«A piazza San Carlo, un vero gioiellino. Abitiamo vicino e ci passiamo ogni giorno, però ogni volta mi sembra sempre favolosa e super accogliente. Ho lasciato il cuore a Torino: è la mia seconda casa».

Lei ha origini bergamasche. Conosce Roberto Piccoli, l’attaccante dell’Atalanta eletto Golden Boy italiano 2021 (Best italian player) dalla nostra storica giuria di giornalisti internazionali?
«Lo conosco come giocatore, non di persona. Essendo un ragazzo di Bergamo, non credo di sbagliarmi più di tanto: sarà un gran lavoratore, serio, caparbio e determinato. Un po’ come l’Atalanta».

C’è un personaggio del calcio o dello spettacolo che le piacerebbe incontrare?
«Pippo Baudo. Ci siamo incrociati una volta alla presentazione di un libro e mi ha fatto una bella impressione. Mi piacerebbe conoscerlo meglio per farmi raccontare e spiegare i segreti della conduzione. Pippo Baudo è un maestro, un vero esempio. Ho sempre avuto un debole anche per Mara Venier, Milly Carlucci, Serena Rossi e Antonella Clerici».

Se chiude gli occhi e pensa al futuro, quale tipo di programma le piacerebbe condurre?
«Amo stare ai fornelli. Penso che in un programma di cucina mi troverei a mio agio».

Qual è la sua specialità e quale potrebbe essere il piatto Golden Boy?
«Salti in bocca alla romana, pollo sfumato nel vino con fettina di prosciutto crudo e salvia. Per il Golden Boy, invece, penserei alla mia spettacolare torta al cioccolato».

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