Golden Boy 2021, Lewandowski Golden Player. Sousa: "Sì, è lui il migliore"

L'ex juventino, che allena il bomber con la Polonia, ne ha evidenziato le qualità: "Oltre che vincente è curioso come un ragazzino: e così stimola tutti"
Golden Boy 2021, Lewandowski Golden Player. Sousa: "Sì, è lui il migliore"© Getty Images

Paulo Sousa ha girato il mondo tanto da giocatore quanto da allenatore. E soprattutto ha avuto a che fare con molti dei migliori attaccanti del pianeta. Nella sua Juventus campione d’Europa 1996 c’erano Gianluca Vialli e la giovane stella Alessandro Del Piero, nel Borussia Dortmund che ha trionfato nella Champions 1997 lo svizzero Stephane Chapuisat. All’Inter ha incrociato Ronaldo il Fenomeno e Bobo Vieri, nel Parma Hernan Crespo e da assistente delle nazionali portoghesi ha visto il decollo del cinque volte Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo. Da un anno, da quando l’ex centrocampista portoghese è diventato il commissario tecnico della Polonia, allena il miglior numero 9 del mondo. Nonché numero uno in assoluto del 2021: Robert Lewandowski, il super bomber del Bayern. A confermarlo è il Golden Player che gli ha assegnato lo “squadrone” di manager e glorie del calcio allestito da Tuttosport per l’occasione. Una giuria coposta da Matthäus, Stoichkov, Butragueño, Nedved, Shevchenko, Chapuisat, Toni, Eto’o, Costacurta, Van der Sar, Verón, Rui Costa e Lina Souloukou, general manager dell’Olympiacos con un ruolo di primo piano anche nell’Eca.

Le parole di Paulo Sousa

Paulo Sousa non solo concorda con il board del Golden Player, ma allenando Lewandowski in Nazionale ha anche argomenti che vanno oltre i tantissimi gol sotto gli occhi di tutti. «Questo premio -spiega il ct della Polonia - è un giusto riconoscimento del talento e dell’abilità di Robert. Non solo come giocatore, ma come persona, per il suo atteggiamento e la sua intelligenza. Robert è il migliore perché cerca costantemente di migliorare. In qualsiasi allenamento, in qualsiasi partita, si impegna, si impegna e non è mai soddisfatto finché non dà il meglio di sé. È una grande sfida allenare un giocatore come Robert Lewandowski. La sua necessità di essere competitivo, di vincere, di capire le scelte del suo allenatore ci fa crescere a tutti i livelli. A volte sembra persino un ragazzino curioso, che fa sempre domande tattiche e strategiche. Questo dimostra la sua conoscenza del gioco e la sua sete di apprendimento, il che è sorprendente per un giocatore del suo livello ed esperienza. Congratulazioni, Robert».

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