Golden Boy 2021: Tomaselli, show a tutto campo

La centrocampista del Sassuolo, votata Best Italian Girl, ricopre più posizioni e ha uno spirito straordinario: viaggia alla media del 75% di palle recuperate a gara
Golden Boy 2021: Tomaselli, show a tutto campo

Sembra passato un secolo da quel 23 settembre 2017 quando una sedicenne e sconosciuta centrocampista aveva lasciato senza parole compagne di squadra del calibro di Cristiana Girelli e Daniela Sabatino. Un certo Gianpiero Piovani, allora tecnico del Brescia, l’aveva buttata subito nella mischia in una partita di inizio stagione delicata come quella valida per la Supercoppa Italiana tra il suo Brescia e la favorita Fiorentina, gara poi nettamente vinta (4-1) dalle leonesse. E gara in cui quella giocatrice, che vestiva la maglia bresciana da appena 20 giorni, aveva letteralmente annullato niente meno che Elisa Bartoli. Si era presentata così al grande calcio Martina Tomaselli. Con personalità da vendere e capacità di adattarsi a un ruolo non suo, come quello di quinta di centrocampo per sostituire Sikora, non proprio un compitino per una gara d’esordio. Di necessità virtù, mai detto è stato più azzeccato. Da quel giorno a oggi, in realtà, sono passati poco più di quattro anni e Tomaselli è già diventata, nonostante la sua giovane età, uno dei profili più interessanti del panorama italiano. Grazie anche a quel tecnico che, da quell’estate, non l’ha più lasciata, portandola con sé a Sassuolo la stagione successiva, in una piazza che i due condividono ancora oggi con risultati ben noti a tutti. E contribuendo così fortemente a questa crescita esponenziale.

Tomaselli, qualità e fisico

Tomaselli è una centrocampista centrale rapida e rocciosa, che raramente perde un contrasto perché ha una cattiveria agonistica spiccata ed efficace: in gergo è una di quelle giocatrici che “non molla un centimetro”, che conta una media di palle recuperate ogni gara del 75%. E che sa usare sia il destro che il sinistro nei cross e nei tiri – potenza e precisione del tiro erano state due qualità impressionanti sin da subito – ed è molto forte anche di testa sia sulle palle alte a centrocampo sia in area alla ricerca della porta. Ma ciò che la rende davvero completa è la sua capacità di fare entrambe le fasi ad alto livello, come si intuisce dalle scelte del tecnico del suo Sassuolo, che nel 3-4-1-2 sceglie lei per giocare dietro le punte. Proprio perché Tomaselli riesce a garantire massimo equilibrio a tutta la squadra: è una giocatrice che rientra, che recupera palla, che fa ripartire l’azione e che smista, ma è efficace anche quando si butta nella mischia, perché vanta tempi di gioco e capacità di inserimento pressoché perfetti, quest’ultima che ricorda quella di Arianna Caruso. Una dedizione oltremisura che, a volte, diventa per lei anche un limite: i suoi principali margini di crescita, infatti, riguardano proprio l’aspetto tattico, perché questa sua generosità in alcune circostanze diventa eccessiva e la porta a correre ovunque, a pressare anche più giocatrici rispetto a quello che le viene richiesto e quindi a perdere un po’ la sua posizione, facendo “saltare” le coperture e le trame di gioco della sua squadra. Ma da quel 23 settembre 2017 Tomaselli è cresciuta anche e soprattutto a livello di testa: è diventata un’atleta, accettando gli onori e anche gli oneri di chi è protagonista in Serie A. Un’evoluzione che trapela dalla cura della componente fisica, in precedenza caratterizzata da costanti sbalzi di peso e oggi invece assolutamente costante e sotto controllo, cui si aggiunge la sua dedizione, l’atteggiamento di chi è sempre presente, si allena anche in condizioni fisiche non ottimali, affronta l’allenamento e la gara con la massima concentrazione, è capace a rapportarsi nel modo corretto con tecnico, staff e compagne. Solo una cosa le è mancata in queste prime quattro stagioni e mezzo di Serie A: la fortuna. A fine ottobre, infatti, per la seconda volta nella sua breve carriera è stata operata per ricostruire il legamento crociato anteriore sinistro in seguito a un infortunio rimediato contro la Spagna con indosso la maglia azzurra della Nazionale Under 23. Sembra passato un secolo da quel 23 settembre 2017. Passerà sicuramente molto meno tempo per vederla contendersi un posto da titolare anche nella Nazionale maggiore. Il Mondiale 2023 è avvisato.

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