Golden Boy, forza e orgoglio: la notte d'oro di Tuttosport

Golden Boy, forza e orgoglio: la notte d'oro di Tuttosport© LAPRESSE

Il Golden Boy di Tuttosport ha nel suo Dna la capacità di valorizzare il talento del miglior calciatore Under 21 del mondo, scoprendone la sua classe in largo anticipo, coniugandone la celebrazione con gli ideali stessi dello sport: sacrificio, duro lavoro, fair play, rispetto degli avversari, lealtà. Lo spirito del Golden Boy, giunto alla sua diciannovesima edizione, è aleggiato più forte che mai nella spettacolare notte d’oro di cui è stata teatro la Nuvola Lavazza. È, questa, una meraviglia assoluta della nuova Torino che, dopo le Atp Finals e la Coppa Davis, grazie a Tuttosport ha vissuto un altro evento degno della prima capitale italiana. Pedri ha stravinto, ottenendo un plebiscito senza precedenti, così come Lewandowski per il secondo anno consecutivo si è aggiudicato il Golden Player, attribuitogli da una giuria i cui membri assommano oltre duecento titoli che parlano da soli. Per non dire di Lieke Martens, capace di rendere ancora più grande la soddisfazione del Barcellona femminile campione d’Europa, nella stagione che in campo maschile vede il leggendario club catalano impegnato a gettare le basi del rilancio ai massimi livelli della squadra, un tempo di Messi e ora di Xavi.

Ma la notte del Golden Boy è stata anche la notte del sentimento e del cuore, nel ricordo di Paolo Rossi e nell’omaggio alla sua figura reso da Federica, straordinaria custode del suo amore e della sua leggenda e da Karl-Heinz Rummenigge. È stata la notte del tributo a Ivan Gazidis e a Simon Kjaer, due uomini coraggiosi. È stata la notte che Tuttosport ha avuto la fortuna di vivere e di condividere con i suoi ospiti straordinari, con i suoi lettori e con i telespettatori di Sky Sport. Questa è la forza del nostro giornale. Questo è il nostro orgoglio.

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