Golden Boy, un trionfo: da Messi a Pedri, anche la Liga lo celebra

Il giovane centrocampista del Barcellona si lega al trofeo di Tuttosport, coccolato dal suo club, e scrive; "Per tutta la vita"
Golden Boy, un trionfo: da Messi a Pedri, anche la Liga lo celebra© LAPRESSE

TORINO - Il giro del mondo in un clic. Il Golden Boy di Tuttosport non conosce confini e raccoglie consensi ovunque. Dalla Bbc a TycSports, dal Mundo Deportivo a O Globo, da A Bola fino alla Bild, da Fox e Espn Nord America a Blick e via scorrendo, in rete, sempre connessi e aggiornati. Una lunga fila di post che uniscono, in inglese o in spagnolo, in russo o indonesiano. Applausi e successo planetario per Pedri, il ragazzo del Barça che studia da Iniesta. E poi Lewandowski bomber implacabile e l’arrembante Adeyemi, e ancora Lieke Martens e Kalle Rummenigge. Una serata magica, alla Nuvola Lavazza, che ha consacrato il centrocampista blaugrana e ha dato lustro a Tuttosport, tra ospiti di rango e tifosi in delirio.

Spagna amica

Ovviamente, grande risalto è stato dato in Spagna. Qui, LaLiga, il marchio del glorioso campionato, ha voluto rendere omaggio al Golden Boy con uno scatto che sa tanto di storia e di attualità: 2005 Lionel Messi, 2007 Sergio Agüero, 2012 Isco, 2019 João Felix, 2021 Pedri. «LaLigaSantander e il Premio Golden Boy. Top»: il post che consacra il legame tra quel campionato e i talenti. Messi resta indimenticabile, perché fu incoronato e fotografato con Ronaldinho e Eto’o, ognuno con un trofeo dorato. Fu l’inizio della grande scalata al trono mondiale da parte della Pulce, con la coppa di Tuttosport stretta fieramente fra le mani al Camp Nou. Così, il Barcellona dalla Masia infinita si coccola i premiati, Pedri e la Martens. «Quanta qualità, i nostri Golden Players». E il ragazzo, al centro del gran galà, scrive: «Per tutta la vita, #Golden Boy 2021. E’ un onore ricevere un premio come questo e poterlo condividere con la mia famiglia e con gli altri barcellonisti».

La felicità di Laporta

Felice è il presidente Joan Laporta che ha accompagnato la comitiva e ha lasciato il messaggio: «Impegno, lavoro e talento. Il futuro è vostro. Congratulazioni a Pedri e Lieke Martens, Golden Boy e Golden Player Woman». Laporta che trova il tempo di incontrarsi in albergo con l’agente Mino Raiola, tanto da mandare in tilt i giornali iberici. «Trattano per Erling Haaland», e lanciano la bomba. Il norvegese è il Golden Boy uscente, per ribadire che essere consacrati a Torino è sinonimo di successo in carriera, salvo pochi e rarissimi casi (per il brasiliano Anderson, all’epoca al Manchester United, sono stati determinanti gli infortuni, Renato Sanches si sta ricreando l’immagine al Lille). Per restare in Catalogna, il quotidiano Sport racconta del nostro Massimo Franchi e di Laporta, di quando si incrociarono la prima volta. «Ci conoscemmo alla Luz de Gas», una famosa discoteca di Barcellona dove Laporta stava festeggiando il suo primo mandato, nel giugno 2003. Tanti anni sono passati, restano rapporti solidi di amicizia, nel segno del Golden Boy.

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