Golden Boy, il Barcellona già si prenota per il 2022

Occhi puntati sulla prossima edizione, che vedrà in corsa talenti come Gavi e Ansu Fati, pronti a succedere al compagno Pedri
Golden Boy, il Barcellona già si prenota per il 2022© LAPRESSE

Chiusa la 19ª edizione del Golden Boy, si pensa già alla prossima, quella che sancirà il 20° anniversario del prestigioso trofeo di Tuttosport. E gli appassionati si scatenano immediatamente alla caccia del “Ragazzo d’Oro” destinato, indiziato, favorito a ereditare la scettro appena conquistato dallo spagnolo Pedri, ennesimo prodotto della cantera inesauribile del Barcellona. Le prime sei posizioni dell’ultima classifica finale sono eloquenti: tutti quelli che le hanno occupate sono clamorosamente ricandidabili per il prossimo anno. Un particolare mai successo nella storia del premio. E sono tutti giovanissimi: 109 anni complessivi. Per fare subito un raffronto: Zlatan Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo e Leo Messi (tre giocatori, 110 anni insieme) superano in età il sestetto del Golden Boy 2021. Parliamo, in ordine decrescente di classifica, del vincitore Pedri, dell’inglese Jude Bellingham del Borussia Dortmund, del tedesco Jamal Musiala del Bayern, dell’altro tedesco Florian Wirtz del Bayer Leverkusen, dell’altro “blaugrana” Gavi e del franco-congolese Eduardo Camavinga del Real Madrid. Pedri entrerà di diritto nel primo listone dei cento nomi che verrà pubblicato il 15 giugno, ma sa già di non poter più rivincere il trofeo, secondo una consuetudine codificata dal regolamento e che viene spiegata dettagliatamente nell’articolo a corredo in questa stessa pagina.

Adeyemi in agguato

Sempre scorrendo l’ultima classifica finale, notiamo che sono ricandidabili pure il portoghese Nuno Mendes del Paris Saint-Germain (giunto 8°) e Ryan Gravenberch dell’Ajax (11°). Capitolo a parte merita il tedesco-nigeriano Karim Adeyemi, 12° nel “ranking” del Golden Boy “Absolute Best” e vincitore del Golden Boy Web: se, come pare, in estate lascerà il Red Bull Salisburgo per andare in una grande, orienterà maggiormente verso di sé i voti dei giurati, sempre sensibili al discorso mercato e alla valutazione che avrà il mulatto nato in Baviera. Le ultime notizie raccolte lunedì sera, nel corso del gran gala alla Nuvola Lavazza a Torino (dove l’attaccante era accompagnato anche dal procuratore Thomas Solomon), ci dicono che Adeyemi è destinato a tornare nella natìa Germania: più Borussia Dortmund (il Golden Boy 2020 Erling Haaland appare destinato ad andare via) che Bayern. Pure lo spagnolo Yéremi Pino (13°) e lo statunitense Gio Reyna (18°) posseggono i requisiti per essere ricandidati.

 Ansu Fati scalpita

Tornerà prepotentemente alla ribalta lo sfortunatissimo ispano-guineense Ansu Fati, classe 2002, 2° nel Golden Boy “Absolute Best” scorso nonché vincitore del Premio Web l’anno scorso, il quale è pronto a recuperare il lunghissimo tempo (quasi tutto il 2021) perduto. Dopo una complicatissima quadruplice operazione al menisco del ginocchio destro (cambiando chirurgo: dal fallimentare catalano Cugat al miracoloso portoghese Noronha) con relative rieducazioni, si è nuovamente fermato per guai al bicipite sinistro e dovrebbe rientrare il 2 gennaio. Nei pochi spezzoni giocati a ottobre (5 di Liga e 3 di Champions) ha messo a segno 4 reti, rispettivamente a Levante, Valencia, Celta e Dynamo Kiev.

Matazo si candida

Con lui si candidano altri “enfants terribles” del Barcellona linea verde targato Xavi quali i centrocampisti Nico González e Yusuf Demir nonché il laterale sinistro Alex Balde. Sparito dai radar Mohamed Ihattaren, talento ribelle marocchino di proprietà Juventus e andato in prestito alla Sampdoria (da cui si è improvvisamente allontanato), fra gli “outsider” da segnalare il prorompente centrocampista belga Eliot Matazo del Monaco, il trequartista Rayan Cherki del Lione e il trio RB Lipsia formato da Josko Gvardiol, Brian Brobbey e Ilaix Moriba.

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