Il super agente Barnett: "Camavinga realmente il top"

"Golden boy 22? Eduardo Ha un talento strepitoso e giocare a Madrid lo aiuta"
Camavinga© PRESSINPHOTO

Il campo centrale del mercato sono sempre di più l’Inghilterra e i salotti della ricca Premier League. Non a caso anche la Juventus la scorsa settimana ha vissuto due giorni di appuntamenti a Londra. Nella City c’è anche il quartier generale della Stellar, l’agenzia sportiva guidata da Jonathan Barnett. Della potente scuderia del manager inglese fanno parte, tra gli altri, Eduardo Camavinga e Gareth Bale del Real Madrid, Jack Grealish fresco campione d’Inghilterra con il Manchester City, Luke Shaw del Manchester United, Ben Chilwell e Ruben Loftus-Cheek del Chelsea, Kieran Tierney dell’Arsenal, Houssem Aouar del Lione, Jeremy Doku del Rennes, Sergino Dest del Barcellona, Odsonne Eduard del Crystal Palace... 

Buongiorno Barnett. Nella lista non comapre Szczesny, ma fu lei a portarlo dall’Arsenal alla Juventus nell’estate 2017. Pensa che il portiere polacco sia un po’ sottovalutato ultimamente?

«Sì, perché Szczesny è uno dei tre migliori al mondo nel suo ruolo. E non sono di parte, non è un nostro giocatore. Lo dicono i risultati».

Un anno fa, di questi tempi, si parlava di Donnarumma al posto di Szczesny nella Juventus, poi il portiere italiano si è trasferito al Psg a parametro zero. Pensa che il polacco abbia patito questi rumors?

«Non credo. Szczesny mi sembra molto felice alla Juventus, del resto gioca in un top club mondiale».

La Juventus ha salutato Dybala, ora libero a parametro zero. Stupito?

«No, perché il calcio funziona così. Ogni anno sono tanti gli svincolati. Dybala è un grande giocatore e lo vedrei bene anche in Inghilterra. Però non è un mio giocatore...».

Federico Cherubini, il ds della Juventus, la scorsa settimana ha vissuto due giorni di appuntamenti a Londra: è riuscito a proporre qualche giocatore dei suoi?

«Non ci siamo incontrati. Ma ho almeno due giocatori che in questo momento sarebbero perfetti per i bianconeri. Uno è Aouar del Lione e l’altro è Florian Grillitsch, mediano austriaco che lascerà l’Hoffenheim a parametro zero».
 
Grealish, invece, è stato il suo grande colpo della scorsa estate: dall’Aston Villa al Manchester City per più di 100 milioni. Soddisfatto della stagione con Pep Guardiola?
 
«Sì, è migiorato tanto - e continuerà a farlo - poi ha vinto la Premier. Grealish è un giocatore fantastico, unico e ha un bel feeling con Guardiola: vedrete che resterà tanti anni al Manchester City».
 
Domani in finale di Champions sarà protagonista uno dei suoi talenti più giovani: Eduardo Camavinga, il 2002 del Real Madrid. Cosa ha di speciale il francese?
 
«Quello che più mi colpisce di lui, a parte l’immensa qualità, è la bellezza della persona. Camavinga è solare ed è un ragazzo che ama la vita. È sempre sorridente e felice».
 
Sono in molti a considerare Camavinga il grande favorito per il Golden Boy 2022: lei che sensazioni ha?
 
«Sicuramente è uno dei migliori Under 21 d’Europa e poi gioca in una big come il Real Madrid. Vedremo cosa deciderà la giuria internazionale nei prossimi mesi».
 
Dopo i trionfi di Jorge Mendes (2 volte), Mino Raiola e Federico Pastorello, pensa possa essere il suo anno per il Golden Agent?
 
«Non lo so, ma sicuramente la Stellar è da anni l’agenzia numero uno al mondo».
 
Lei era molto amico di Raiola: cosa le manca di Mino?
 
«La sua scomparsa è stata un duro colpo. Eravamo amici, non rivali. Mi mancano le nostre telefonate: ci sentivamo tutti i weekend».
 
Bale cosa farà il prossimo anno?
 
«Non lo sa ancora. Dipederà dal Galles, che a giugno giocherà gli spareggi per l’accesso al Mondiale in Qatar».
 
Immagina un “ultimo ballo” di Bale in Italia, un po’ come hanno fatto Ribery e Ibrahimovic?
 
«No, ormai non penso lo vedrete più Gareth in Serie A».
 
In “casa Lazio” si parla sempre di Loftus-Ceeck, pallino di Sarri dai tempi del Chelsea. È un’ipotesi concreta?
 
«Lui e Sarri hanno un ottimo rapporto, ma per il momento non c’è nulla. Nonostante la fase di cambiamento, il Chelsea è sempre un top club. È difficile lasciare una società del genere».
 
È un assistito della Stellar anche Doku, l’esterno del Rennes. La Juventus fece un tentivo per il belga quando giocava nell’Anderlecht. Può esserci un ritorno di fiamma?
 
«Jeremy è un 2002 ed è un top. Difficile che il Rennes lo venda quest’estate. In ogni caso, penso sia già troppo costoso per i club italiani».
 
Lei ha un nuovo giocatore che sogna per la Stellar?
 
«Certo, più di uno. Ma, ovviamente, non posso fare nomi...».

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