Golden Boy, è subito boom! Record di voti in 24 ore

Mercoledì sono stati pubblicati i primi 100 nomi dei calciatori in corsa per vincere il prestigioso premio di Tuttosport e sono state aperte le urne virtuali, inondate sin dal mattino
Golden Boy, è subito boom! Record di voti in 24 ore© LAPRESSE

Quattrocentomila voti! In meno di ventiquattro ore il Golden Boy è diventato Golden boom, un fenomeno globale che ha radunato alle urne del nostro sito Internet quasi mezzo milione di persone che hanno voluto dare la loro preferenza a uno dei cento candidati (è possibile votare tramite questo link). È un successo che non ha precedenti nella storia del nostro premio che festeggia alla grande la ventesima edizione. Mercoledì intorno alle otto del mattina è uscita l’elenco dei 100 nomi, altrimenti noto come il “listone”, perché è il più largo gruppo di candidati a vincere il Golden Boy che viene selezionato ogni anno dai nostri esperti. Essere inclusi in quel gruppo è già un risultato notevole per un giocatore Under 21: significa appartenere all’élite europea, ai giovani che hanno le potenzialità per diventare dei veri campioni. Ma l’uscita del listone dei 100 significa anche apertura delle urne pubbliche del Golden Boy, ovvero l’opportunità di votare che viene data ai tifosi e gli appassionati di tutto il mondo (mai come in questi giorni è il caso di dirlo). E da mercoledì mattina si è scatenato l’inferno informatico. Si sono scatenati in Ecuador, da dove sono partiti le decine di migliaia di voti per l’eroe nazionale Hincapie, il difensore ventenne del Bayer Leverkusen.

VOTA IL GOLDEN BOY 2022

Il voto per Hincapie è diventato una questione nazionale che lo ha proiettato in testa alla classifica provvisoria. Seguito da due dei favoriti al successo finale, il madridista Camavinga e Gavi del Barcellona.  I voti del pubblico non incidono sul successo finale del Golden Boy (è spiegato bene qua sotto nel pezzo sul regolamento), ma possono essere determinanti per la classifica dell’altrettanto ambito premio del Web.  Ma cosa ha fatto diventare il Golden Boy un fenomeno così globale? Cosa spinge quattrocentomila persone a votare per il loro giovane preferito?  Fin dalla sua nascita, il Golden Boy è stato un premio realmente meritocratico. Un riconoscimento creato intorno alla competenza di chi vota (una giuria di giornalisti che seguono con grande attenzione il calcio internazionale) e alla possibilità del pubblico di dire la sua. Non è sempre così nei premi calcistici.

E poi il Golden Boy premia il futuro: apre nuovi orizzonti per i tifosi, li fa sognare che uno di quei cento nomi possa essere il campione azzeccato dalla propria squadra del cuore, il prossimo idolo da tifare per raggiungere nuovi traguardi.  Nello scorrere l’elenco dei candidati si ha la sensazione di leggere per la prima volta dei nomi, alcuni dei quali verranno scritti e letti altre milioni di volte, con carattere sempre più grandi e con un volto che dall’essere sconosciuto finirà per entrare in milioni di tv, cellulari e pagine di giornali.  In fondo è già successo in passato, quando il premio aveva fatto scorprire al mondo personaggio che poi il mondo lo hanno dominato: da Messi a Pogba, da De Ligt a Mbappé, da Haaland a Pedri, l’ultimo vincitore del Golden Boy.

Ancora molti giorni e centinaia di migliaia di voti separano l’elenco dei cento candidati dalla serata di gala nella quale verrà proclamato il vincitore del 2022. Ma la corsa è iniziata e nel giro di un mese quel gruppone si sgranerà e diminuirà a ottanta unità.  Un passo per volta si arriverà all’elenco dei venti, quello sì una vera hit parade del futuro del calcio, perché essere in quelle due decine di giovani significa avere un futuro davanti, con o senza premio finale da esporre in bacheca. Perché il Golden Boy è sempre il primo grande premio internazionale che caratterizza la carriera di chi lo vince e ha sempre un posto particolare nel cuore dei calciatori. Andate a sbirciare cosa spicca in un salotto di Paul Pogba, ripreso nella serie sulla vita e scoprirete che c’è la prima pagina di Tuttosport che annuncia la sua vittoria al Golden Boy nel 2013, incorniciata e appesa al muro: un Golden Boy è per sempre.

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