Golden Boy, da 100 a 20 candidati entro ottobre

L’elenco sarà ridotto mensilmente di venti unità sino a giungere alla “shortlist” di metà ottobre: a quel punto scenderà in campo la nostra autorevole giuria internazionale cui spetterà il compito di votare il vincitore scegliendo fra i 20 “superstiti”
Golden Boy, da 100 a 20 candidati entro ottobre© LAPRESSE

È iniziata la caccia all’eredità di Pedri, il Golden Boy in carica (2021). Il gioiello del Barcellona è soltanto l’ultimo diamante di un albo d’oro sontuoso (vedi tabella a fianco). Nelle diciannove edizioni del riconoscimento internazionale di Tuttosport riservato al miglior Under 21 protagonista in Europa - premio ideato dal collega Massimo Franchi nel 2003 - sono stati incoronati fior di talenti poi diventati campioni pluridecorati a suon di campionati vinti, Champions League e Palloni d’Oro. Tra Rafael Van der Vaart (2003) e Pedri (2021) si sono alternati gioielli del calibro di Rooney, Messi, Fàbregas e Agüero... E ancora: dal campione del mondo tedesco Götze a Pogba, passando per Sterling, Mbappé, De Ligt, Joao Felix e il super bomber norvegese Haaland, fresco di trasferimento dal Borussia Dortmund al Manchester City.

Il successore

La storia si ripete e, spesso, è iniziata proprio dal Golden Boy la scalata verso il tetto d’Europa e del mondo. Il successore 2022 di questi campioni molto probabilmente uscirà dalla lista dei 100 nomi pubblicata il 15 giugno. Come ogni premio che si rispetti, anche il Golden Boy ha le sue convenzioni. Una su tutte: si può essere incoronati soltanto una volta nella vita. Ecco perché Pedri - e come lui altri celebri Golden Boy del passato - quest’anno, pur essendo in età per concorrere, non potrà puntare al bis. È una consuetudine che si tramanda negli anni e rende il premio ancora più prestigioso ed esclusivo. L’elenco sarà ridotto mensilmente di venti unità sino a giungere alla “shortlist” di metà ottobre: a quel punto scenderà in campo la nostra autorevole giuria internazionale (40 giornalisti, in rappresentanza di 22 nazioni europee, fra cui i direttori dei tre quotidiani sportivi italiani) cui spetterà il compito di votare il vincitore scegliendo fra i 20 “superstiti”. I paesi d’élite calcistica come Inghilterra, Spagna, Italia, Germania e Francia vantano più testate giornalistiche in giuria secondo una sorta di “ranking list” stile Champions League.   Da quando la cerimonia di premiazione si svolge a Torino, la città in cui ha sede Tuttosport, sono entrati a far parte della lista dei giurati anche i responsabili delle redazioni sportive delle cinque più importanti emittenti tv italiane: Rai, Mediaset, Sky, La7 e Dazn. Ogni giurato ha a disposizione 5 voti: il primo giocatore indicato sulla scheda riceve 10 punti, il secondo 7, il terzo 5, il quarto 3 e l’ultimo 1. La somma decreta il vincitore. 

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