Golden Boy 2022, Jude Bellingham il diamante dell'Inghilterra e del Borussia Dortmund

Il talentuoso centrocampista ci riprova dopo il secondo posto del 2021: ha come modello il papà poliziotto e contende a Mbappé i record di precocità
Golden Boy 2022, Jude Bellingham il diamante dell'Inghilterra e del Borussia Dortmund© EPA

Il “Silver Boy” aspira all’oro cioè allo scettro del Golden Boy. Secondo 6 mesi fa dietro il trionfatore Pedri, l’anglo-nigeriano Jude Victor William Bellingham si ricandida per l’attuale edizione del concorso internazionale di Tuttosport. Il centrocampista centrale del Borussia Dortmund è una certezza, una garanzia, un punto fermo e di forza: 19 anni ancora da compiere, ha concluso l’ultima stagione in giallonero con uno “sco re” globale di 44 presenze, 6 gol e 14 assist. Ma non c’è da sorprendersi perché parliamo di un predestinato, non a caso soprannominato “Jude Ball” sin da quando, bambino, ha cominciato a indossare le scarpette bullonate. Un primatista. Nel senso che ha polverizzato tanti record di precocità. Uno degli ultimi è quello strappato nientemeno che al campione del mondo in carica (e, chissà, Pallone d’Oro negli anni a venire) Kylian Mbappé. Materia del contendere il titolo di giocatore più giovane a segnare per due gare consecutive in Champions League. Andando in rete dopo 20’ a Istanbul contro i turchi del Besiktas, l’inglese ha battuto di una settimana esatta la stella franco-camerunese del PSG: 18 anni e 78 giorni contro i 18 anni e 85 giorni del “parisien”.

Teenager carissimo

Mbappé resta il teenager più caro del mondo (15 milioni di euro più 35 di bonus pagati da Al Khelaifi al Monaco dopo una stagione in prestito a Parigi quando Kylian non era ancora ventenne), ma Bellingham è al 2° posto in questa graduatoria europea visto che il Dortmund ha sborsato 30 milioni inclusa una serie di bonus nel luglio di due anni fa per strapparlo al modesto Birmingham City, 20° su 24 squadre nel cosiddetto Championship, la Seconda Divisione inglese. Lo superano solo i brasiliani madridisti Vinícius e Rodrygo – esborso di oltre 45 milioni da teenager – ma arrivano dal Sud America. Jude, nato il 29 giugno 2003, all’epoca aveva compiuto da pochi giorni 17 anni. E ha sottoscritto un quinquennale da 3,2 milioni netti a stagione.

Tour con Ferguson

Il direttore sportivo della squadra della Vestfalia, l’ex centrocampista-capitano-bandiera Michael Zorc (463 partite nel Borussia), ha dovuto sudare per fargli vestire la maglia giallonera. Sulle tracce del “wonderkind” c’erano pure il potente Bayern e soprattutto il prestigioso Manchester United: i “Red Devils” avevano utilizzato nientemeno che il mitico Sir Alex Ferguson per far accompagnare il ragazzo e i genitori a una speciale “visita guidata e personalizzata” di Old Trafford più le installazioni del club a Carrington.

L'esempio di Sancho

Ma l’agente di Jude, il 39enne svizzero Philipp Degen - ex difensore di Dortmund e Liverpool nonché amministratore delegato della SBE (Sport Business & Enter- tainment), società di intermediazione calciatori con sede centrale a Schindellegi, una trentina di chilometri a Nord di Zurigo - aveva chiarito con la famiglia Bellingham come il Borussia fosse la società “ad hoc” per il ragazzo. Gli avrebbero fatto intraprendere lo stesso cammino del connazionale Jadon “The Rocket” Sancho (pagato, 17enne, 8 milioni al Manchester City). Un percorso formativo su misura. In questi giorni proprio lo United è tornato all’attacco per il centrocampista giallo-nero: ma dopo l’argento con la Nazionale inglese a Euro 2020, la qualificazione mondiale e le (già) 15 presenze con i “Tre Leoni”, la sua quotazione è praticamente triplicata: almeno un’ottantina di milioni...

Benvenuto "Hey Jude"

Il giorno della presentazione ufficiale al Signal Iduna Park il Borussia lo ha accolto con uno splendido messaggio. Un video dove la squadra e lo staff (allenatore era all’epoca lo svizzero Lucien Favre) gli hanno dato il benvenuto cantando tutti insieme la celebre canzone dei Beatles “Hey Jude”. Idem sul profilo Twitter della società ovvero la scritta “Hey Jude” seguita dall’emoticon di una chitarra acustica tipo quella usata da John Lennon.

Il sergente goleador

Stereotipo del centrocampista moderno, “box to box”, tecnico e fisico (186 centimetri d’altezza), qualità a quantità, Bellingham è nato a Stourbridge, 70.000 abitanti, nella contea delle West Midlands, una ventina di chilometri a Ovest di Birmingham. Ha frequentato la Priory School di Edgbaston cominciando a farsi notare sul campetto della scuola. Gerrard e Rooney i suoi idoli, ma il grande ispiratore è sempre stato papà Mark, sergente di polizia, autore di oltre 700 gol fra i dilettanti (Stourbridge, Halesowen, Bromsgrove, Leamington, Sutton Coldfield le squadre in cui ha giocato) che ha appeso le scarpe al chiodo 6 anni fa. Mamma Denise è d’origine anglo-nigeriana. La famiglia è completata da Jobe, fratello minore di Jude, che sta facendo apprendistato nelle giovanili del Birmingham City. Il campioncino giallonero vanta già 2,1 milioni di “fol- lowers” su Instagram.

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