Miretti ha sbaragliato tutti: dai primi calci a Saluzzo fino alla gloria continentale

Il centrocampista della Juventus in trionfo nel Best Italian Golden Boy
Miretti ha sbaragliato tutti: dai primi calci a Saluzzo fino alla gloria continentale© Juventus FC via Getty Images

TORINO - La nota più lieta nell'ultimo anno della Juventus, coinciso con una parabola discendente che ha portato alla prima stagione senza trofei dopo due lustri, si chiama certamente Fabio Miretti. E rappresenta una delle stelline più luminose dell'intero firmamento azzurro. La più luminosa, anzi, con ogni probabilità. Proprio in funzione di questa lusinghiera e onerosa etichetta, infatti, il centrocampista classe 2003 è stato insignito del premio di Best Italian nella prestigiosa cornice del Golden Boy di Tuttosport. Il bianconero, nello specifico, ha superato la concorrenza del difensore Scalvini, dell'esterno Udogie e dell'attaccante Gnonto, tutti tra i venti finalisti dell'ultima edizione del prestigioso riconoscimento, al pari di quello Zalewski – incoronato Golden Boy Web – che è sì nato in Italia, ma che in campo ha scelto di rappresentare la Polonia.

Miretti succede a Piccoli nell'albo d'oro degli azzurrini più promettenti

Miretti succede così a Piccoli nel fresco albo d’oro degli azzurrini più promettenti, straordinario contenitore di talento che quest’anno si è arricchito di una gemma rara. Al punto da aver prima stuzzicato e poi convinto Allegri, tecnico esigente in tema di giovani, diventando di fatto un elemento tra i titolari della mediana della Juventus. Lì dove il ragazzo di Saluzzo si è formato e forgiato addirittura dagli 8 anni in su, dopo aver mosso i primi passi in campo nell’Auxilium Saluzzo sotto casa ed essere subito stato selezionato dall’ambizioso Cuneo di allora. Ma l’ascesa del piccolo Miretti è stata tanto rapida quanto vorticosa, tant’è vero che nel 2011 sulle sue tracce c’erano sia la Juventus che il Torino. Ha vinto il cuore, perché Fabio e la sua famiglia sono «gobbi dalla testa ai piedi», come ha avuto modo di rimarcare lui stesso, oltre che il servizio navetta offerto dai bianconeri per gli allenamenti nella lontana Vinovo. Un’intuizione cui si è unito un lavoro certosino a livello di vivaio e la strutturazione societaria con un tassello prezioso come la seconda squadra: tutti elementi che hanno concorso a passare dal piccolo Fabio all’attuale Miretti. Il vincitore del Golden Boy – Best Italian dell’edizione 2022.

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