Golden Girl Absolute Best, la scalata vincente di Linda Caicedo

A 18 anni la colombiana del Real Madrid è la nuova promessa del calcio mondiale
Golden Girl Absolute Best, la scalata vincente di Linda Caicedo

Il suo sorriso e il suo piede destro sono un inno alla vita. E alla gioia. Perché la colombiana Linda Caicedo, a dispetto dei suoi 18 anni appena, ha già scalato le montagne. Cresciuta per le strade sterrate di Villagorgona, profonda periferia di Cali, ha iniziato a dar confidenza al pallone grazie alle sfide improvvisate con i coetanei del quartiere, al punto da definire ancora oggi “streetball” il suo stile di gioco. Uno spartito in realtà variegato e ricco di sfumature, che con la maglia della Colombia l’ha condotta fino alla finale del Mondiale Under 17 prima e alla partecipazione alla Coppa del Mondo poi. Partecipazione che, ben presto, si è trasformata in straordinario assolo: la rete con cui nell’ultima estate, appena maggiorenne, ha colpito la grande favorita Germania, infatti, le è valsa addirittura la candidatura al Fifa Puskas Award come miglior gol dell’anno.

La carriera, la malattia e il premio

Mica male per una ragazza cresciuta dove il calcio femminile ancora fatica a ottenere il giusto riconoscimento, stretta nella rivalità cittadina tra América e Deportivo, club di cui ha vestito le casacche prima di approdare in Europa al Real Madrid, nonostante la serrata corte del Barcellona. La sua ascesa è stata tanto repentina quanto prepotente, tanto che in patria nessuno ha trovato un termine di paragone “in rosa” all’altezza della situazione: la leggenda Valderrama l’ha paragonata allo straordinario attaccante Asprilla, l’ex Parma l’ha definita “semplicemente una meraviglia”. Per le giocate che offre in campo e per l’esempio che ha regalato anche fuori dal rettangolo verde. All’età di 15 anni, infatti, le è stato diagnosticato un cancro alle ovaie, dribblato con lo stesso impeto che riversa in campo e lasciato alle spalle nonostante l’iniziale pessimismo dei medici che l’hanno curata. E a dispetto del periodo pandemico, che ha reso ulteriormente difficile per lei superare un momento così delicato. Ma Caicedo, oltre a una tecnica fuori dal comune, ha anche un carattere forte che contribuisce a farne il prospetto più interessante della sua generazione, una giocatrice destinata a segnare un epoca per il calcio femminile. È partita da lontano, ma è arrivata già in alto: da Villagorgona al Real Madrid. E ora al gradino più alto dell’European Golden Girl, quello riservato alla miglior giocatrice Under 21 di tutti i campionati d’Europa. A 18 anni soltanto.

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