Non solo gli ottantamila del Santiago Bernabeu. Ormai tutto il mondo canta Hey Jude. E Carlo Ancelotti dirige il coro. Convintamente. Persino un po’ incredulo, se possibile, perché nonostante il tecnico emiliano - il più titolato al Mondo - abbia ovviamente avuto modo di allenare una lista lunga così di talenti tra i più vari e variegati, beh, quasi quasi non si capacita di quanto abbia già fatto e di quanto giocoforza sia ancora destinato a fare Bellingham.
"Bellingham, regalo per il calcio"
«Jude non è un regalo per il Real Madrid, è un regalo per il calcio». Il bello è che cotanto altisonanti parole, Carletto, le ha pronunciate durante una conferenza stampa post Real Madrid-Napoli che in realtà pareva uno “speciale Bellingham”. Il 4-2 che ha puntellato il primo posto del girone di Champions League è diventato marginale rispetto all’ennesima super prestazione del Golden Boy inglese. E una, e due, e tre, e quattro domande tutte sul giocatore: quali potenziali di crescita ha? È un leader anche nello spogliatoio? Accostarlo a Zidane è una stupidaggine? La cifra spesa per acquistarlo sembrava enorme (100 milioni al Borussia Dortmund più ulteriori bonus), ma ora si sta rivelando ridicola rispetto al suo rendimento: concorda? E via così, interrotti solo dal fatto che s’era ormai fatta “una certa” e che persino un personaggio così umile e disponibile come Ancelotti aveva pur diritto di tornarsene a casa e lasciare la sala stampa del Bernabeu.
Real Madrid, i numeri incredibili di Bellingham
Quanto aveva detto sino a quel momento era comunque ottimo e abbondante, più che sufficiente ad inquadrare al meglio la prestazione superba grazie alla quale i Blancos hanno ribaltato il Napoli e utile a capire perché i numeri già monstre di Bellingham siano un semplice punto di partenza e non certo un punto d’arrivo. Numeri e record, si intende, quali i 15 gol segnati nelle 16 partite giocate sino ad ora dal 20enne nel real Madrid. Nello specifico, 4 di quei 15 gol li ha realizzati nelle quattro presenze collezionate in Champions League. Mai nessuno era riuscito a fare tanto al debutto con il Madrid, neanche Cristiano Ronaldo.