Il nome di Giorgio Scalvini è l’ultimo ascritto a un albo d’oro che, dal 2018, mette in luce il miglior talento italiano Under 21 sul palcoscenico dell’European Golden Boy. Una scelta precisa, introdotta nell’ambito di questo prestigioso riconoscimento innanzitutto con l’obiettivo di trasformarla in uno stimolo importante per i club italiani, spesso troppo restii a lanciare in prima squadra i talenti più giovani: una tendenza questa che, chissà, forse anche aiutata da questo nostro trofeo, negli ultimi anni ha subito una progressiva e beneaugurante inversione. Che adesso rende fiduciosi sulla possibilità, prima o poi, di assegnare anche l’Absolute Best a un giocatore italiano.
La rilevanza del Golden Boy
Ma la rilevanza di questo premio deve essere analizzata anche da un altro punto di vista. Non può essere un caso, infatti, che i primi tre vincitori, rispettivamente Cutrone (2018), Donnarumma (2019) e Tonali (2020), dopo essere saliti sul palco per ricevere il Best Italian Golden Boy siano prima finiti nel mirino e poi scelti ufficialmente da prestigiosi club europei: a dimostrazione di come, su questo albo d'oro, abbia messo sin da subito gli occhi anche l’elite del calcio europeo, con nell’ordine Walverhampton, Psg e Newcastle che si sono assicurati i primi tre giocatori premiati.