L’annuncio della lista dei finalisti per il Golden Boy - come ormai è consuetudine - è stata occasione per parlare di talenti, di settori giovanili, di eccellenze, di dinamiche nazionali e internazionali grazie alle quali piccoli potenziali campioni possono riuscire ad arrivare a esprimersi ai massimi livelli. Grazie alle loro doti, certo, ma anche grazie al lavoro e agli investimenti dei club più attenti e dei dirigenti più lungimiranti, degli scout più preparati. Tra gli importanti e competenti ospiti e addetti ai lavori presenti questa sera a Roma presso l'affascinante Casina Poste, in Lungotevere Flaminio, figurano il direttore sportivo e amministratore delegato del Monaco, Thiago Scuro, e Sergio Conceiçao, che dal 2017 allo scorso giugno ha allenato il Porto.
Argomenti e spunti di riflessione non sono mancati considerando che se il Monaco è ora primo in classifica in Ligue1 è proprio grazie all'intelligente e mirato lavoro di Scuro. Mentre il Porto è indubbiamente uno dei più noti esempi di società in grado di scovare e lanciare fenomeni poi contesi dagli altri top club a suon di aste milionarie. Conceiçao, come pochi altri, è stato in grado di raccontarci il modello Porto - la rete scouting, le strategie interne al club, lo stretto rapporto di collaborazione tra lo staff tecnico della prima squadra e gli allenatori delle giovanili - nonché di confrontarlo anche con la realtà del calcio italiano che lui ben conosce in quanto ex giocatore di Lazio, Parma e Inter (tra il 1998 e il 2004).
Golden Boy 2024, i 25 finalisti: LA CRONACA DELL'EVENTO
18.55 LA TOP TEN, TRA MANCHESTER, PARIGI E BARCELLONA
Hato dell'Ajax, Mainoo e Garnacho del Manchester United, Pavlovic del Bayern, Lewis e Savio del Manchester City, Cubarsi e Yamal del Barcellona, Neves e Zaire-Emery del Psg i dieci nomi, con il talento della Spagna e dei blaugrana favoritissimo. Adesso i 25 giocatori saranno al vaglio dei 50 giornalisti esperti di calcio internazionale che decideranno a chi andrà l'ambitissimo premio internazionale. Cinque nomi, al primo 10 punti, poi 7, 5, 3, 1 punti.
18.45 I PRIMI NOMI, DA OMORODION A YILDIZ
Omorodion del Porto, Gloukh del Salisburgo, Doué del Psg, Tel del Bayern e Guler del Real Madrid i primi nomi ufficiali. "Omorodion pazzesco, sembra Weah, dato via dall'Atletico al Porto per fare spazio a Julian Alvarez...", il commento di Franchi. Arrivano anche Wharton del Crystal Palace, Mosquera del Valenciua, Bynoe-Gittens del Dortmund, Yoro del Manchester United e Yildiz della Juventus. Mauro: "Non ci sono giocatori italiani. Due juventini, con Kayode 23° che esce dalla lista dei finalisti. Non abbiamo atleti di questo livello in Italia, questo è un problema".
18.40 LE CINQUE WILD CARD: C'E' MBANGULA
Odobert del Tottenham, Ben Seghir del Monaco, Schjelderup del Benfica, Endrick del Real Madrid e Mbangula della Juventus sono le cinque wild card dell'European Golden Boy.
18.35 MASSIMO MAURO E LA FONDAZIONE CON VIALLI
Sul palco il vicepresidente della Fondazione Vialli e Mauro insieme a Massimo Franchi, creatore del Golden Boy. "Insieme con Gianluca, che era il presidente, abbiamo portato questa fondazione al 23esimo anno di età, per lottare contro la SLA, volevo annunciare la collaborazione con questo premio per diventare squadra contro la malattia e finanziare la ricerca"
18.25 THIAGO SCURO E L'ESEMPIO MONACO
Primo in Ligue 1, a contendere il titolo al Psg degli sceicchi, è il Monaco del ds Thiago Scuro. "La Premier League prende giocatori troppo giovani e non li forma. A Monaco facciamo tutta la formazione, e se prendiamo un giocatore che va ancora formato passano prima dalla seconda squadra. La Francia oggi è il mercato migliore, abbiamo un dipartimento scouting che lavora solo specificatamente su questa nazione a differenza delle altre".