European Golden Boy 2024, trionfa Yamal! Yildiz fa suo il Golden Web, tutti i premi

Il talento del Barcellona, a soli 17 anni e 4 mesi, diventa il più giovane vincitore. Kenan si conferma invece come uno dei giocatori che maggiormente incantano gli spettatori

GOLDEN BOY ABSOLUTE BEST – Lamine Yamal, Barcellona

Dal “The Youngest” al Golden Boy Absolute Best, a Lamine Yamal è bastata una sola stagione per passare dall’essere il più giovane tra i finalisti nel 2023 al miglior Under 21 in Europa nel 2024. Il talento del Barcellona è il più giovane vincitore dell’European Golden Boy, con soli 17 anni e 4 mesi. D’altronde, i record di precocità sono la sua specialità: nell’ultimo anno Yamal è diventato il più giovane giocatore a scendere in campo agli Europei, nonché il più giovane a vincerli, e il più giovane marcatore in un Clásico, in una partita che è stata l’ufficioso passaggio di testimone tra lui e Jude Bellingham, detentore del trofeo. Un dominio assoluto sulla competizione quello di Yamal, fin da quando si è posizionato primo nel Golden Boy Football Benchmark Index di aprile senza mai scendere dalla vetta, come se quel posto, là in cima, non potesse appartenere a nessun altro. E allo stesso modo ha pensato la giuria internazionale, composta da 50 autorevoli giornalisti delle più prestigiose testate europee, che gli ha assegnato 488 su 500 punti disponibili. Se l’Europeo vinto da protagonista era stato una sorta di allungo, l’inizio di stagione di Yamal è stato il colpo di reni della volata: 12 partecipazioni al gol in altrettante partite giocate, in pratica, con lui in campo la squadra parte di media in vantaggio di una rete. Una coincidenza numerica che fa sperare ancora di più i tifosi blaugrana: sono passati 19 anni dalla vittoria di Lionel Messi, come il numero di Yamal in questa stagione. Forse l'ultima, prima che indossi la "diez".

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GOLDEN BOY WEB – Kenan Yildiz, Juventus

Dopo una lunga corsa iniziata cinque mesi fa, è Kenan Yildiz il più votato per il premio Golden Boy Web. Il “talentino” della Juventus e della Nazionale turca ha potuto contare sull'incrollabile supporto dei propri tifosi di casa, sempre pronti a scatenarsi quando si tratta di votare una delle loro stelle. Le sue prestazioni all'Europeo e un inizio scoppiettante in bianconero hanno fatto il resto. Yildiz vince con il 33,2% dei voti e si conferma come uno dei giocatori che maggiormente incantano gli spettatori, anche quelli avversari, che non possono fare altro che sorridere di fronte al talento e alla creatività del Golden Boy Web 2024.

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BEST ITALIAN GOLDEN BOY – Michael Kayode, Fiorentina

La scorsa stagione è stata la rivelazione della Fiorentina, e quest’anno, con Palladino, è pronto a fare propria la fascia destra. Michael Kayode è il Best Italian Golden Boy. Un altro dei talenti sfornati dall’eccellente settore giovanile della Fiorentina, Kayode è il miglior giocatore italiano del Golden Boy Football Benchmark Index, premio vinto lo scorso anno da Giorgio Scalvini. Titolare in tutte le partite di quest’anno di Conference League, a soli 20 anni, Kayode è già un giocatore completo: possiede fisicità, velocità e tecnica, tutte le qualità che il calcio moderno richiede agli esterni di fascia. Michael Kayode è il presente e il futuro della Fiorentina e corre forte per esserlo anche della Nazionale italiana.

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BEST PRESIDENT – Antonio Percassi, Atalanta

Antonio Percassi e la sua Atalanta sono la prova che, grazie al lavoro e a una fiducia incrollabile nelle proprie idee, nessun obiettivo sia irraggiungibile. Il premio (assegnato dal Board delle Leggende) per il Best President di quest’anno non poteva essere assegnato a nessun altro, se non a chi, negli ultimi 14 anni di gestione, ha portato l’Atalanta dalla Serie B alla vittoria dell’ultima Europa League. Di mezzo, tante notti indimenticabili, come la vittoria ad Anfield o quella a Sassuolo, che ha sancito la prima storica qualificazione alla Champions League. Oggi, l’Atalanta è una grande del calcio italiano ed europeo, grazie al suo gioco offensivo e agli investimenti di Percassi, che ha regalato alla città uno stadio rinnovato. Con l’Europa League nella bacheca dei trofei, la Dea non ha più limiti da porsi: questa è la più grande vittoria di Antonio Percassi.

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BEST AGENT Jorge Mendes

È stata un’altra estate all’insegna dei talenti della Gestifute, l’agenzia guidata brillantemente da Jorge Mendes, che continua a essere il leader del calciomercato. Il procuratore portoghese è stato eletto Best Agent dal Board delle Leggende grazie alla gestione di alcune delle operazioni di mercato più elettrizzanti dell’ultima sessione. Tra queste, i trasferimenti di due finalisti al Golden Boy Absolute Best: Leny Yoro al Manchester Utd e João Neves al Paris Saint-Germain, che, insieme a un altro candidato al premio finale, Warren Zaïre-Emery, forma un centrocampo composto totalmente da assistiti Gestifute. Il mercato non si ferma mai, e con esso anche Jorge Mendes, sempre capace di individuare i nuovi top player della scena calcistica mondiale, restando il centro di gravità di ogni estate di calciomercato.

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BEST MANAGER – Txiki Begiristain, Manchester City

È stato uno degli artefici di una delle squadre più forti della storia a Barcellona, ha ribaltato le gerarchie calcistiche di una città intera a Manchester, portando il City, dalla sua gestione, a vincere sette campionati, la prima Champions League della storia dei Citizens e un treble. Il Board delle Leggende ha premiato con il Best Manager Txiki Begiristain dopo l’ennesima stagione vincente che si è conclusa con una vittoria al fotofinish della Premier League e del Mondiale per Club. Successi figli anche dell'aver lanciato, come al Barcellona, molti giovani di talento, tra cui Rico Lewis (tra i finalisti dell’European Golden Boy) e Oscar Bobb.

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GOLDEN PLAYER MAN – Toni Kroos, Real Madrid

L’ultima stagione di Toni Kroos rispecchia pienamente la sua intera carriera: è stata, riassumendola in una sola parola, vincente. Lui è il Golden Player Man, un premio – assegnato dal Board delle Leggende – a un ultimo anno di calcio che, preso a sé stante, basterebbe a saziare i sogni più grandi di molti colleghi. La sesta Champions League, il piazzamento nella top 10 per presenze nella competizione (8°) e il settimo titolo nazionale sono solo alcuni dei successi di questa sua ultima stagione. Un ritiro che molti fan etichettano come troppo anticipato, ma che in perfetto stile Toni Kroos è stato elegante, ma soprattutto, vincente.

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GOLDEN GIRL ABSOLUTE BEST – Vicky Lòpez, Barcellona

Solitamente bisogna prestare molta attenzione a chi indossa la maglia numero 19 del Barcellona, a maggior ragione se si tratta di un’attaccante che, nella sua prima stagione, aveva indossato il numero 30: Vicky Lòpez non fa eccezione. Vincitrice del Golden Girl Absolute Best, Lòpez è sempre più una pedina fondamentale della miglior squadra del mondo e, in questo inizio di stagione, ha contribuito all’imbattibilità in campionato del Barcellona con tre gol in 9 presenze (di cui 6 da titolare). Più giovane giocatrice ad esordire nella Liga F, più giovane esordiente del Barcellona e marcatrice in un Clásico, i record di Vicky Lòpez sono interminabili, così come le sue qualità: tiro, dribbling stretto e la velocità mostrata proprio nel gol contro il Real Madrid. Vicky Lòpez, come le più grandi giocatrici al mondo, ha avuto l’onore di vedere annunciato il rinnovo fino al 2028 proprio in concomitanza con il big match contro le merengues, un prolungamento che testimonia la fiducia riposta in lei dal Barcellona, con la speranza che possa essere ancora un "19" di successo quello che indossa.

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GOLDEN PLAYER WOMAN – Aitana Bonmatí, Barcellona

Aitana Bonmatí ha vinto tutto: nessuna competizione, individuale e di squadra, di questa stagione l’ha vista soccombere a un’avversaria. E non poteva essere altrimenti nemmeno per il Golden Player Woman, premio assegnato dal Board delle Leggende. Per il secondo anno consecutivo, la numero 14 del Barcellona è stata scelta come miglior giocatrice della stagione, una scelta obbligata visto i numeri sempre più sbalorditivi del talento spagnolo. 29 partecipazioni al gol in 35 partite con il Barcellona, tra cui la sua miglior stagione realizzativa nella Women’s Champions League con 6 reti, che le sono valsi il premio di giocatrice della competizione. Le ultime due stagioni di Bonmatí stanno riscrivendo il concetto di dominio individuale in uno sport di squadra: l’unica Golden Player Woman possibile è lei.

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BEST ITALIAN GOLDEN GIRL – Giulia Dragoni, Roma

Diventare la prima giocatrice straniera della storia della Masia è un riconoscimento di stima immensa, ancora di più se, dal settore giovanile più talentuoso del mondo, riesci a esordire in prima squadra e a vincere una Women’s Champions League. Tutto questo per Giulia Dragoni è avvenuto prima del compimento dei 18 anni. È lei la Best Italian Golden Girl, oggi in prestito alla Roma, dopo aver ricevuto un ulteriore riconoscimento dal Barcellona, ovvero il rinnovo del contratto fino al 2027. Con la squadra della Capitale, ha subito messo in mostra la propria esperienza internazionale, siglando una doppietta nella sfida di qualificazione e un gol alla corazzata Lione, fino a quel momento ancora a 0 nella casella gol subiti della fase a gironi della Women’s Champions League, un trofeo che Giulia Dragoni ha alzato al cielo come prima italiana di sempre.

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GOLDEN BOY ABSOLUTE BEST – Lamine Yamal, Barcellona

Dal “The Youngest” al Golden Boy Absolute Best, a Lamine Yamal è bastata una sola stagione per passare dall’essere il più giovane tra i finalisti nel 2023 al miglior Under 21 in Europa nel 2024. Il talento del Barcellona è il più giovane vincitore dell’European Golden Boy, con soli 17 anni e 4 mesi. D’altronde, i record di precocità sono la sua specialità: nell’ultimo anno Yamal è diventato il più giovane giocatore a scendere in campo agli Europei, nonché il più giovane a vincerli, e il più giovane marcatore in un Clásico, in una partita che è stata l’ufficioso passaggio di testimone tra lui e Jude Bellingham, detentore del trofeo. Un dominio assoluto sulla competizione quello di Yamal, fin da quando si è posizionato primo nel Golden Boy Football Benchmark Index di aprile senza mai scendere dalla vetta, come se quel posto, là in cima, non potesse appartenere a nessun altro. E allo stesso modo ha pensato la giuria internazionale, composta da 50 autorevoli giornalisti delle più prestigiose testate europee, che gli ha assegnato 488 su 500 punti disponibili. Se l’Europeo vinto da protagonista era stato una sorta di allungo, l’inizio di stagione di Yamal è stato il colpo di reni della volata: 12 partecipazioni al gol in altrettante partite giocate, in pratica, con lui in campo la squadra parte di media in vantaggio di una rete. Una coincidenza numerica che fa sperare ancora di più i tifosi blaugrana: sono passati 19 anni dalla vittoria di Lionel Messi, come il numero di Yamal in questa stagione. Forse l'ultima, prima che indossi la "diez".

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