La Juve batte l’Inter ai rigori: decide Demiral, Buffon show. Guarda i gol VIDEO

I bianconeri vincono la sfida dell'International Champions Cup contro la squadra di Conte dopo i tiri dal dischetto (5-4 d.c.r.): nei tempi regolamentari la sfida si è chiusa sull’1-1 dopo l’autogol di De Ligt al 10’ e la rete di Cristiano Ronaldo al 68'

NANCHINO - Un autogol sfortunato di De Ligt e una punizione del solito Ronaldo (anche quella deviata da Skriniar) chiudono in parità la Juventus-Inter cinese, giocata nell'afa di Nanchino, praticamente a casa Suning. Ai rigori che decidono il vincitore ai fini della complicata classifica dell'International Champions Cup vince la Juventus (decisive tre parate di un grande Buffon su Ranocchia, Longo e Borja Valero), forse la squadra che ha avuto più occasioni da gol nel corso dei novanta minuti. Trarre conclusioni al 24 di luglio non ha nessun senso logico e professionale, ma vale la pena raccogliere sensazioni e indicazioni di due squadre che stanno nascendo con i nuovi tecnici.

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La Juve emerge nella ripresa

LA PARTITA - Inter leggermente più brillante nel primo tempo, quando sembra avere un impianto più funzionante di quello della Juventus che, invece, emerge con prepotenza nella ripresa dove fa valere la superiorità tecnica e una maggiore determinazione. Tutto questo al netto dei carichi atletici che condizionano in modo sostanziale il rendimento delle squadre in questo periodo. Segnali positivi da entrambe le parti, perché sia la Juventus che l'Inter hanno imboccato la strada giusta, il percorso tuttavia resta lungo per tutte e due.

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La Juve è all'inizio della sua metamorfosi

JUVE - La Juventus è all'inizio della sua metamorfosi, con tutta la fatica e il travaglio che questa comporta. Si percepisce nella ricerca ancora un po' scolastica delle giocate in velocità, dei triangoli rapidi al limite dell'area, del calcio a due tocchi teorizzato da Maurizio Sarri che sta scrostando cinque anni di allegrismo per una rivoluzione profonda sotto il profilo tattico. E la Juventus sta rispondendo bene, lenta nell'apprendere forse, ma bene: salta agli occhi l'applicazione di molti giocatori, proprio perché talvolta è evidente lo sforzo nello sviluppare il calcio sarriano. Difende alta, andando a fare pressing dove non lo ha mai fatto di recente e cerca sempre il passaggio veloce. Ci riesce meglio nella ripresa, quando sembra scuotersi dopo quarantacinque minuti con troppi errori dei singoli. Sarri ha detto che la fase cruciale dell'estate bianconera sarà dalla fine della tournée al 10 agosto (data dell'amichevole di Stoccolma contro l'Atletico Madrid), forse servirà ancora più tempo perché i bianconeri si calino nella nuova realtà tattica, ma è già molto interessante quello che si è intravisto.

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L'Inter sembra leggermente più definitiva

INTER - L'Inter sembra leggermente più definitiva: nella scultura tattica che sta scalpellando Conte è più facile vedere il risultato finale. Come la Juventus, cerca di aggredire alta in fase difensiva, sfrutta la bontà dei suoi difensori, paga l'assenza di attaccanti, tant'è che il gol del vantaggio lo deve segnare Matthjis De Ligt, infilando involontariamente Szczesny su un cross delizioso di Sensi, il migliore in campo per i nerazzurri.

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Juve-Inter, ecco i migliori della partita

I MIGLIORI - Dal confronto di due squadre in fase evolutiva ne esce comunque una partita interessante e con qualche spunto perfino divertente. Nella Juventus si mette evidenza De Ligt, eccellente in fase difensiva al di là dello sfortunato autogol, ma piacciono anche Rabiot, De Sciglio e Demiral (ripresa di autorità), oltre che il solito Ronaldo che gioca le amichevoli con lo stesso piglio delle sfide importanti da Champions, ma sbaglia a metà della ripresa un gol pazzesco, favorendo il ritorno di Padelli dopo averlo dribblato. Higuain ha giocato il primo tempo ma è stato meno incisivo rispetto alla sfida con il Tottenham, così come Mandzukic che nella ripresa si è visto poco. Bene Bernardeschi, continuo e martellante sulla destra. Nell'Inter oltre al già citato Sensi, è interessante il Perisic attaccante, D'Ambrosio è ruvido ma efficace, il diciassettenne Esposito merita una menzione.

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NANCHINO - Un autogol sfortunato di De Ligt e una punizione del solito Ronaldo (anche quella deviata da Skriniar) chiudono in parità la Juventus-Inter cinese, giocata nell'afa di Nanchino, praticamente a casa Suning. Ai rigori che decidono il vincitore ai fini della complicata classifica dell'International Champions Cup vince la Juventus (decisive tre parate di un grande Buffon su Ranocchia, Longo e Borja Valero), forse la squadra che ha avuto più occasioni da gol nel corso dei novanta minuti. Trarre conclusioni al 24 di luglio non ha nessun senso logico e professionale, ma vale la pena raccogliere sensazioni e indicazioni di due squadre che stanno nascendo con i nuovi tecnici.

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