BRUXELLES - «Quella di domani sarà un' amichevole, ma tra virgolette. Il Belgio vorrà fare una partita importante contro una squadra di grande tradizione, per noi sarà una gara che potrà dire dove siamo e dove possiamo andare». Così il tecnico dell'Italia, Antonio Conte, alla vigilia della sfida di Bruxelles. «Un risultato positivo non dovrà esaltarci, uno negativo ci dovrà far riflettere», ha proseguito il ct, che per la formazione si è limitato a dire che «sarà molto vicina a quella che ho letto sui giornali in questi giorni».
CERTEZZE - «In una partita come questa cerco alternative alle certezze, per capire dove posso intervenire per migliorare ancora». Lo ha detto Antonio Conte nella conferenza stampa che precede l'amichevole di domani con il Belgio, spiegando di preferire affrontare in tali circostanze squadre "toste" che «mi possono dare un quadro completo della situazione». «Devo dire che ho le idee abbastanza chiare - ha proseguito il ct dell'Italia -. Per quanto riguarda le convocazioni, purtroppo da qui a marzo non potrò lavorare e a giugno quando ci saranno quelle definitive mi farò un consuntivo su tutto quello che è stato fatto».
L'INVIDIA - «Dietro alla nazionale del Belgio c'è un movimento e questo fa un pò invidia». Lo ha detto il ct azzurro, Antonio Conte,alla vigilia dell'amichevole con la nazionale di Wilmots, ora n.1 al mondo nel ranking Fifa. «Leggo che hanno dei centri di addestramento non solo per i dilettanti, anche per i professionisti: da noi in Italia, come in altri Paesi, è difficile coinvolgere i club professionistici», ha detto ancora il tecnico dell'Italia.