Gabriel Martinelli e l'Italia, un amore possibile

L'attaccante classe 2001 è nato a Guarulhos, in Brasile, ma è in possesso del doppio passaporto. Mancini sulla possibilità di vederlo in azzurro: "Non è facile, serve aspettare"
Gabriel Martinelli e l'Italia, un amore possibile

TORINO - Che l'Arsenal sia una fucina di talenti non è un segreto, ma in pochi avrebbero scommesso sulle possibilità che Gabriel Martinelli, giovane attaccante classe 2001, potesse esplondere in così poco tempo. Le ottime prestazioni e il rendimento con i Gunners in questo primo scorcio di stagione, hanno fatto sì che l'Italia mettesse gli occhi su di lui per fargli vestire la maglia azzurra. Martinelli, infatti, è nato in Brasile, a Guarulhos, ma è in possesso del doppio passaporto, pertanto le possibilità di vederlo giocare per la nazionale azzurra sono quantomai reali. Sulla vicenda si è espresso anche il ct Roberto Mancini, che ha voluto precisare:"Non è così facile, lì serve una richiesta, serve aspettare. Sono giocatori col doppio passaporto". Intanto Martinelli ha già mostrato importanti pezzi del proprio repertorio, siglando quattro reti in altrettante apparizioni tra Premier League, Europa League e Carabao Cup.

Dal futsal al sogno azzurro

L'Arsenal ha prelevato Gabriel Martinelli quest'estate dall'Ituano, club del campionato brasiliano, investendo anche una cifra importante: sette milioni di sterline. Una cifra niente male per un ragazzo di soli 18 anni. All'inizio l'idea era quella di farlo crescere lontano dall'Emirates, dandolo in prestito a qualche club della Premier, ma poi lo stesso Emery ha deciso di tenerlo e seguire da vicino la sua crescita. Una decisione saggia che è stata subito ripagata dal giocatore a suon di gol e ottime prestazioni. Un metro e 80 per 75 chili, abilità tecniche importanti e assoluta capacità di svariare per tutto il reparto offensivo. Sono queste le principali caratteristiche dell'attaccante italo-brasiliano, che può giocare come ala nel 4-3-3 o al fianco di un centravanti di peso in un attacco a due. Tutto ebbe inizio quando all'età di nove anni inizio a "praticare" il futsal con la maglia del Corinthians. Da quel momento è stata una crescita continua, tanto da poter presto vestire la maglia azzurra. 

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