Acerbi: "Belotti e Immobile grandi attaccanti, sono simili"

Il difensore della Lazio parla dal ritiro della nazionale: "Mi piace il gioco aggressivo di Mancini"
Acerbi: "Belotti e Immobile grandi attaccanti, sono simili"© Getty Images

FIRENZE – Tra campionato e nazionale Francesco Acerbi, si prepara alle sfide azzurre contro Grecia e Liechtenstein, tra sabato e martedì prossimi: “E' importante che la nazionale giochi a Roma dopo tanti anni – sottolinea il difensore della Lazio in conferenza stampa a Coverciano, a proposito del match con la Grecia - ci aspettiamo tanto pubblico. Speriamo di vincere, far divertire la gente e speriamo di chiudere il cerchio qualificandoci. Sarà una bella cornice: entrare con la maglia della nazionale nello stadio della città in cui giochi con il club ti dà un'emozione in più”.

Acerbi: "Immobile e Belotti sono simili"

Interpellato sulle differenze tra Immobile e Belotti, risponde così: “Sono due grandi attaccanti, per certi versi simili. Ciro è più di movimento, ha la grande capacità di smarcarsi in difesa, si allarga per poi puntare, ha un grande strappo in velocità e davanti al portiere è letale. Belotti ha grande gamba, fisico, non molla mai, cerca sempre di crearsi la possibilità di far gol. Sono due di movimento, non statici: per un difensore è più facile marcare uno anche fortissimo, ma statico che due ragazzi capaci di attaccare la profondità e di smarcarsi bene come loro”.

Il gioco della nazionale di Mancini

Poi, sul gioco della  nazionale di Mancini, dice: “Mi piace l'aggressività, tenere palla nella metà campo avversaria, spingere e attaccare sempre. Siamo un gruppo giovane e di talento, scherziamo, ma quando lavoriamo lo facciamo seriamente. Mancini ci ha trasmesso serenità e valorizza le qualità dei giocatori in campo facendoci divertire con un gioco offensivo”. Infine sul momento della sua Lazio: “Giochiamo bene, creiamo tanto, perdiamo gare che non dovremmo perdere – le parole di Acerbi - ci manca quel gradino che ci porta a fare il salto di qualità che ora non c'è. Ci manca la voglia di portare a casa il risultato, quella determinazione che contraddistingue le squadre top. Con cattiveria e voglia di raggiungere obiettivi, con la voglia di vincere o anche di pareggiare, non puoi prendere due gol dopo aver dominato”.

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