Svizzera-Italia 0-0: Jorginho sbaglia un rigore, primo posto a rischio

La Nazionale azzurra non buca la difesa elvetica: i ragazzi di Yakin restano a -4, ma con due gare in meno
Svizzera-Italia 0-0: Jorginho sbaglia un rigore, primo posto a rischio© EPA

BASILEA (Svizzera) - Una buona occasione fallita da Immobile, un gran tiro a giro di Insigne fuori di un soffio, una macroscopica chance sciupata da Berardi e Jorginho che si lascia ipnotizzare dagli undici metri da un Sommer in serata di grazia: è il riassunto dello 0-0 dell'Italia a Basilea contro la Svizzera. Gli azzurri di Mancini campioni d'Europa in carica guidano ora il girone di qualificazione ai prossimi Mondiali di Qatar 2022 con 11 punti: gli elvetici, però, a quota 7 con due gare in meno, hanno ora l'opportunità di portarsi in testa.

Svizzera-Italia, le scelte di Mancini

Per dieci undicesimi è la stessa Italia che ha battuto 3-0 la Svizzera nella seconda gara del girone di Euro2020 (Emerson Palmieri al posto di Spinazzola), sono invece quattro i cambi rispetto allo sfortunato 1-1 con la Bulgaria: Di Lorenzo per Florenzi, Chiellini per Acerbi, Locatelli per Verratti e Berardi per Chiesa. Donnarumma, Bonucci, Jorginho, Verratti, Insigne ed Immobile completano il 4-3-3 di Mancini. La nazionale elvetica, passata da Petkovic a Yakin e priva - tra gli altri - di Freuler, Xhaka, Shaqiri ed Embolo, risponde con un 4-3-2-1 con Sommer in porta, Widmer, Elvedi, Akanji e Rodriguez in difesa, Aebischer, Sow e Frei a centrocampo e Steffen e Zuber a supporto di Seferovic. 

Berardi e Immobile non bucano: Svizzera-Italia 0-0 al 45'

Al St. Jakob-Park di Basilea l'Italia capolista del girone con 10 punti in 4 gare cerca un successo contro la Svizzera (a punteggio pieno dopo 2 partite) per ipotecare la qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022. La Nazionale azzurra prova sin dalle prime battute a prendere in mano le redini del gioco, con Barella e Locatelli che si mettono in evidenza a centrocampo, Insigne che fa ammonire Sow dopo appena 6' e una discesa di Berardi. La prima occasione è al 13', vanificata da un precedente fuorigioco di Immobile: il bomber della Lazio viene murato e favorisce la mezza girata di Insigne, bloccata in tuffo da Sommer. Quindi, al 14', è ancora Immobile ad avere una buona opportunità, ma spara in curva il bel pallone messo in mezzo da Berardi. Ancor più clamorosa l'azione sciupata dall'esterno del Sassuolo al 19' che, a tu per tu con l'estremo difensore svizzero, si lascia ipnotizzare. Berardi intraprende una personale sfida con Sommer, sfiorando il gol-replay del match di Euro2020, con Locatelli che non arriva per un soffio all'appuntamento col pallone (21') e con un mancino a giro dal limite, troppo centrale (23'). Al 25' illuminante assist di Barella per Immobile, dove fa ancora una volta bella figura il portiere del Borussia Moenchengladbach in uscita bassa (25'). Al 28' la prima potenziale chance dei padroni di casa, frutto di un grave errore di impostazione di Di Lorenzo e Seferovic che viene arginato dalla difesa azzurra e l'azione che si chiude con una presa sicura di Donnarumma. Mentre la Svizzera prova ad alzare il baricentro, l'Italia va ad un passo dal vantaggio con Insigne: al 34', con un meraviglioso tiro a giro che esce di un metro e mezzo, e al 35', con un tentativo di rapina sotto porta bloccato da Sommer. Barella preoccupa Mancini (e Simone Inzaghi) dopo un brutto contrasto, Chiellini spende un giallo, Akanji di testa rischia di beffarci al 41' e un destro su punizione di Insigne a tempo scaduto esalta i riflessi del numero uno idolo nazionale (dopo il penalty parato a Mbappé): sono le ultime emozioni di un primo tempo che volge al termine dei 190 secondi di recupero sul risultato di 0-0.

Jorginho sbaglia un rigore, Sommer show: Svizzera-Italia termina 0-0

Si riparte senza cambi. Si riparte, soprattutto, con un nuovo intervento passibile di ammonizione di Akanji, graziato come in chiusura di primo tempo dall'arbitro Del Cerro Grande. Un doppio clamoroso errore del difensore del Torino Ricardo Rodriguez, che prima rinvia male, poi stende Berardi in area, regala a Jorginho l'opportunità dell'1-0 dagli undici metri: il piattone destro dell'italo-brasiliano del Chelsea al 52', però, è debole e bloccato a terra dall'insuperabile Sommer. Gli azzurri hanno bisogno di un cambio di marcia e Mancini, al 56', getta nella mischia Chiesa e Zaniolo per Berardi e Immobile: il talento della Roma, che torna a vestire la maglia azzurra dopo un anno, agirà da falso nueve. Steffen ci prova senza fortuna dalla distanza, la (timida) controrisposta è un diagonale di Emerson Palmieri, mentre Yakin inserisce forze fresche: Zakaria per Sow, Garcia per Rodriguez e Vargas per Zuber. È soltanto il 65' quando tocca a Chiesa andare a ricoprire il ruolo di centravanti, lasciando l'out destro a Zaniolo: nel frattempo il pubblico di casa accompagna con cori e applausi il prolungato possesso palla svizzero. Al 66' Insigne non riesce a battere a rete da buona posizione, poi cerca in mezzo Locatelli, ma il passaggio è fuori misura e l'azione sfuma. Qualche errore tecnico fa infuriare Mancini in panchina, mentre al 72', con l'ennesimo super intervento, Sommer nega ad Insigne il vantaggio. Al 77' arriva il momento di Verratti, che sostituisce il collega di reparto ex Milan e Sassuolo, recentemente passato alla Juve, ma è una magia di Zaniolo a 10' dal termine, che salta l'ultimo uomo su un bel suggerimento di Jorginho, a far gridare al gol, ma il jolly offensivo giallorosso scivola al momento di concludere verso la porta. Il tambureggiante incitamento dei quindicimila nostri connazionali presenti sugli spalti del St. Jakob-Park di Basilea accompagna il forcing finale azzurro: all'81' Chiesa viene murato in angolo, all'82' l'estremo difensore elvetico è decisivo sul tiro-cross di Zaniolo direttamente dalla bandierina, mentre all'84' e all'85' Donnarumma si oppone a Zakaria. Nel finale si soffre, soprattutto fisicamente, e il ct si gioca le carte Pessina e Raspadori (fuori Barella e Insigne) quando sono appena iniziati i 4 minuti di recupero decretati dal direttore di gara: il risultato, però, non cambia più.

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