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JESI (Ancona) – Il commissario tecnico della nazionale italiana, Roberto Mancini, non sembra contrario alla proposta, valutata dalla Fifa, di disputare i campionati del mondo di calcio ogni due anni: "Il Mondiale ogni due anni è qualcosa da valutare - dice il ct, in occasione dell'evento in suo onore organizzato da Jesi, sua città natale - il Mondiale è affascinante perché arriva una volta ogni quattro anni. Se si giocasse ogni due, vorrebbe dire un Mondiale, un Europeo, un Mondiale, un Europeo. Non so, bisogna parlarne".
Mancini punta gli occhi sui Mondiali
Mancini poi torna sul trionfo estivo dell’Italia: “All'Europeo, dopo un anno e mezzo vissuto così (con la pandemia di Coronavirus, n.d.r.), siamo partiti con l'obiettivo di fare qualcosa di speciale per la nostra gente. Abbiamo sentito un Paese intero che ci spingeva e questo ci ha dato grande forza, i ragazzi hanno dato di più di quello che avevano”. A Jesi è stato dedicato al ct un murale realizzato dall'artista Federico Zenobi, a pochi passi dall'oratorio che Mancini frequentava da bambino. "Il murale che mi ritrae mi piace – le parole dell’allenatore marchigiano - è stato realizzato dove sono nato e dove ho iniziato a giocare a calcio. Lì ci sta bene". Poi, guardando avanti agli impegni dell'Italia, aggiunge: "Dopo aver vinto, bisogna quasi dimenticare e pensare alla prossima sfida. Ora ci aspettano i Mondiali".
Mancini e il ritorno in un club
"Tornare ad allenare un club? Adesso c'è il Mondiale e poi vediamo - continua Mancini - ora bisogna stare concentrati sul Mondiale, abbiamo da centrare velocemente la qualificazione e dobbiamo provare a vincere la Nations League. Ai club non ci penso e sono concentrato sulla Nazionale. Allenare la Nazionale è la cosa più bella".