Donnarumma: "Euro2020? In finale non persi il conto dei rigori"

"Ero concentrato sulla regola di tenere i piedi sulla linea. I Mondiali? L'Italia andrà in Qatar", le parole del portiere del Psg
Donnarumma: "Euro2020? In finale non persi il conto dei rigori"© EPA

PARIGI (Francia) - "Quando ho parato il rigore di Saka, sono rimasto un attimo immobile. Non perché avessi perso il conto dei rigori segnati e mancati, ma perché ero concentrato sulla regola che ci costringe a tenere i piedi sulla linea e ho guardato l'arbitro. Perché c'è sempre il rischio che lo faccia ritirare. Ho pensato 'aspetta un secondo prima di esultare...', ma quando ho visto che non batteva ciglio e che i compagni correvano verso di me, mi sono liberato, ho lasciato esplodere la mia gioia, immensa": Gigi Donnarumma, fresco vincitore del Premio Yashin per il miglior portiere della stagione, racconta a France Football l'attimo più bello della sua carriera, quello della vittoria con gli azzurri agli Europei, ai rigori contro l'Inghilterra.

Donnarumma sull'addio al Milan

Donnarumma racconta anche la sua scelta di lasciare il Milan e trasferirsi al PSG: "Era un pezzo che il PSG mi seguiva - dice - era quasi scritto che venissi a Parigi, non ho avuto la minima esitazione. Mi ha conquistato la loro volontà feroce di ingaggiarmi, di farmi sentire che volevano assolutamente che entrassi nella famiglia. E, ovviamente, mi ha sedotto l'ambizione del club, questa voglia di vincere tutto". Sull'addio al Milan, Donnarumma afferma che si è trattato "di una grossa emozione", "per gli 8 anni" trascorsi in rossonero, "una famiglia per me": "il Milan - dice - ha fatto le sue scelte, io le mie, ma non c'è alcun problema con la società, i miei ex compagni, i tifosi. Porto tutti nel mio cuore".

Donnarumma e la rivalità con Keylor Navas

L'estremo difensore azzurro si è anche soffermato sulla rivalità con Keylor Navas: "Non c'è alcun problema. Siamo amici, tutto va bene tra noi. Keylor ed io siamo uniti, come tutto lo spogliatoio. Non c'è il minimo conflitto, siamo due ragazzi tranquilli e rispettosi - ha spiegato Donnarumma -. Nervosismo? Succede che le persone parlino e la gente inizi ad immaginare situazioni strane, ma non è la realtà". Al Milan, Donnarumma è cresciuto riuscendo a conquistare, prima la maglia titolare, poi l'azzurro. Determinante nel suo processo di maturazione anche Zlatan Ibrahimovic: "Zlatan è molto importante per me. Rimarrà una parte importante della mia vita, sono maturato e sono cresciuto molto dal suo ritorno al Milan, e non solo nel calcio. Mi ha dato quella spinta che mi mancava. Ha tenacia e forza per tirar fuori il meglio di te. E, anche quando ti dice qualcosa che può sembrar duro, è per spingerti a dare di più".

Donnarumma sui Mondiali di Qatar2022

Infine, gli spareggi in nazionale per agganciare in primavera la qualificazione ai mondiali in Qatar: "la qualificazione diretta ci è sfuggita a Belfast - afferma - ma avremmo dovuto chiudere il discorso molto prima. Il problema? Dopo il nostro titolo europeo, è normale che tutti diano il 120% contro di noi. E avremmo probabilmente meritato di vincere sia all'andata che al ritorno contro la Svizzera. Ma non serve a niente ripensarci. Bisogna guardare avanti. Sono certo che riproponendo la forza collettiva messa in mostra agli Europei, andremo ai mondiali. Ricarichiamo le batterie e presentiamoci carichi agli spareggi. Con l'aiuto del mister, di tutto il suo staff, del gruppo e con il sostegno di tutta l'Italia, andremo in Qatar".

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