Donnarumma, la maleducazione è la peggiore papera

Donnarumma, la maleducazione è la peggiore papera© www.imagephotoagency.it

Quando Gigio Donnarumma dava l’arrogante risposta alla puntuale domande di Tiziana Alla della Rai, sono venute in mente l’educazione e la professionalità di Paolo Maldini. Perché Maldini è stato un dirigente di Donnarumma ai tempi del Milan, perché ha vestito come lui la maglia rossonera e quella della Nazionale. E perché con lui ha trattato quel difficoltoso rinnovo, sfociato poi nel divorzio. Il confronto fra il portiere azzurro e il dirigente rossonero, martedì sera, strideva in modo fastidioso. Unghie sulla lavagna per chi considera l’educazione un valore imprescindibile per qualsiasi rapporto umano, ivi compreso quello fra intervistato e intervistatrice. Mai e poi mai Maldini si sarebbe rivolto in modo aggressivo a chi poneva una domanda in modo pacato e analitico, senza infierire, ma piuttosto con l’intento di capire (che poi è quello che dovremmo fare noi giornalisti sempre e che qualche volta ci dimentichiamo di fare per una vicinanza, a volte un po’ troppo ambigua, con l’interlocutore). È comprensibile lo stato d’animo alterato di chi ha appena fatto una bruttissima figura in campo, ma proprio in nome di quella figura si dovrebbe miscelare un po’ di umiltà insieme alla rabbiosa frustrazione.

Donnarumma e i suoi compagni hanno fallito la qualificazione al Mondiale, mancando di vincere partite contro la Bulgaria, l’Irlanda del Nord e la Macedonia. Nessuno li ha crocifissi mediaticamente, c’è stata molta comprensione nelle analisi seguite alla disfatta di Palermo, e un’educazione che merita di essere ricambiata. E sì che quell’errore, caro Donnarumma, lo aveva già commesso: qualche giorno prima contro l’Inghilterra, oltre che nella semifinale di Champions, al netto del presunto fallo.

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