Italia, Bonucci: "Vincere contro l'Inghilterra e capire a che punto siamo"

Il capitano della Juve ha parlato alla vigilia della sfida di Nations League: "Dura non poter giocare i Mondiali"
Italia, Bonucci: "Vincere contro l'Inghilterra e capire a che punto siamo"© Getty Images

MILANO - Venerdì sera l'Italia di Roberto Mancini ospiterà tra le mura di San Siro l'Inghilterra, match della fase a gironi della Nations League, il capitano della Juventus Leonardo Bonucci ha parlato della sfida. Il difensore bianconero ha sottolineato l'importanza del match contro gli inglesi: "La partita di domani ci farà capire a che punto siamo con il nuovo percorso. C'è stato tanto ricambio e domani capiremo se c'è qualcosa da migliorare. Non c'è una partita migliore per farlo - aggiunge - Le difficoltà saranno le loro individualità nel reparto avanzato, con giocatori di talento che possono decidere le partite da un momento all'altro".

Bonucci, la Nazionale e i Mondiali

Bonucci ha anche parlato dell'atmosfera azzurra: "Quando vengo in Nazionale mi rigenero, è sempre bello essere qui e mi ricarica perchè si respira aria fresca. Mi auguro domani che i 40mila e più che saranno a San Siro aiuteranno la squadra con orgoglio per battere una squadra che abbiamo già sconfitto per conquistare un trofeo"

Bonucci: "I Mondiali? Provo tristezza"

Sulla mancata partecipazione ai Mondiali: "Provo tristezza e delusione, inutile nascondersi, è difficile non pensare al fatto che per la seconda volta consecutiva non andiamo ai Mondiali, ma nel calcio quando si cade bisogna avere la forza di rialzarsi e guardare avanti, dobbiamo ripartire dalle sensazioni e dalla voglia di fare gruppo che abbiamo avuto prima di vincere gli Europei".

Bonucci sulle critiche

Il capitano della Nazionale ha poi parlato delle critiche ricevute, sia a lui che alla squadra: "Ho vissuto una carriera così, ormai non mi spaventa niente. Cammino a testa alta, nella vita ho vissuto momenti peggiori. Fischiare i giocatori della nazionale è da persone senza cervello, perchè in quel momento ogni atleta rappresenta tutta la nazione e anche i tifosi. Donnarumma (fischiato lo scorso anno a San Siro) non sarà l'ultimo ad essere fischiato, ma serve una crescita anche da questo punto di vista".

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