Così il ct Mancini ha deciso che bisognerà cambiare registro

Così il ct Mancini ha deciso che bisognerà cambiare registro© Marco Canoniero

Roberto Mancini non è tipo cui piaccia emanare codici comportamentali. Preferisce responsabilizzare e, casomai, agire di volta in volta valutando cause e pretesti. Con una predisposizione, se non proprio alle concessioni, almeno alla tolleranza e alla relativizzazione soprattutto nei confronti dei giovani a cui concede possibilità e spazi in stile prandelliano. Una attitudine che ne ha sempre caratterizzato il percorso professionale (uno su tutti: il lancio di Balotelli nell’Inter e i suoi frequenti ripescaggi) divenendo addirittura peculiare in azzurro. Una gestione premiante nei primi tre anni durante i quali la fase di “ricostruzione dell’entusiasmo” post-Ventura ha portato l’Italia in vetta all’Europa.

Adesso, però, il clima è cambiato. Evidentemente l’eliminazione dal Qatar ha lasciato il segno e così il ct ha deciso di cambiare registro perché non c’è più spazio per la tolleranza: «I giocatori devono sentire la voglia di venire e stare in Nazionale anche in situazione non semplici, non è che possono venire solo quando vogliono. Chi è qui non deve avere altri pensieri».

Il fatto è che man mano che si avvicina il Mondiale, diviene più plasticamente concreta l’enormità del vuoto che ci attende. Accompagnato da un senso di isolamento nei confronti della Nazionale, figliastra di un campionato sempre più straniero. Mancini l’avverte, quell’isolamento. Non è un caso che la prima necessità di cui ha parlato lunedì sia di «ritrovare l’entusiasmo» che nel calcio significa una cosa sola: vincere. Anche perché il rischio di retrocedere in B non è congiurato. Per questo ci convince la scelta di richiamare “a coorte” i più esperti mettendo da parte (adesso, per carità) quegli esperimenti che erano parsi troppo estremi a giugno, soprattutto nella gara contro la Germania. Perché il ricambio generazionale è importante, i giovani sono il futuro, ma se il presente è complicato non possono essere solo loro a tirarti fuori dai guai. Succede anche da altre parti, non solo in Nazionale.

 

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