"Luca, azzurro per sempre". La scritta è apposta sul colletto della maglia della Nazionale, quale tributo all'indimenticabile fuoriclasse scomparso il 6 gennaio scorso a Londra, 59 presenze e 16 gol per l'Italia, capodelegazione dei campioni d'Europa in campo a Napoli contro l'Inghilterra per la prima volta senza di lui. La Federcalcio aveva chiesto all'Uefa di stampigliare la dicitura sul davanti della maglia, sotto lo scudetto tricolore sormontato dalle quattro stelle mondiali, perché fosse molto più visibile che sul colletto.
Il veto dell'Uefa
Ma Nyon ha obiettato che il regolamento non lo consente. Così le quattro parole che dicono tutto sono state spostate sul colletto della casacca. L'Uefa ha perso una buona occasione per dare un calcio alla burocrazia e consentire all'Italia di onorare come desiderava il campione che, incarnandone i valori, ha sempre indossato con orgoglio la maglia della squadra quattro volte campione del mondo, due volte campione d'Europa e una volta campione d'Olimpia. Ha scritto Gore Vidal: "Nel burocrate c'è qualcosa che non ama una poesia". La poesia di Luca, azzurro per sempre.