La tattica: difesa a 4
"Di leader non ce n'è solo uno. La timidezza è una difficoltà caratteriale che alcuni calciatori si portano con sé in campo alcune volte. Ai miei tempi mi dicevano 'sei un calciatore del giovedì', perché poi la domenica non si riusciva a esprimere. Sono giocatori che dici 'è di livello', poi lo carichi di responsabilità e non lo è. La responsabilità in alcuni momenti ti schiaccia, ma per essere forti abbiamo bisogno della responsabilità. Questo incarico che mi è stato dato è della massima responsabilità. Ho intravisto che la Nazionale è una cosa veramente importante. Questa responsabilità ce la dobbiamo avere tutti. E senza io non so dare il meglio di me stesso. Quando uno mi viene addosso e vuole imporre la sua legge che divento migliore. I calciatori devono fare allo stesso modo. Non bisogna andare lì per fare tutte le pettinate. Per essere belli bisogna essere veri, pratici, giusti. Per vestire questa maglia dobbiamo essere pronti a battagliare con tutti. Il regista? Ne ho più di uno, ma va messo con un contesto. Noi vogliamo giocare con la difesa a quattro e le scelte sono state prese anche in questa ottica. Secondo me non c'è differenza, nel senso che quelli che giocano a 3 hanno caratteristiche che sposano il calcio che vogliamo fare. Noi vogliamo essere una squadra che tenta di andare a prendere la palle. Contano due cose nel calcio: la pressione e la costruzione. Tutto il resto viene di conseguenza. Se si gestisce bene poi facciamo la partita che vogliamo. Il regista, se è tecnico è chiaro che si possa fare qualcosa di più in fase di possesso. Se è più difensivo, può far sentire più tranquilli i due centrali e dargli una mano a essere più sicuri. Ho fatto dei ragionamenti per tentare di far capire quello che sarà il discorso. Locatelli fa il regista nella Juventus, secondo me ci sono altri calciatori. Cristante lo sta facendo in maniera splendida e ha quella fisicità che ti può dare una mano in una parte della partita, dove può essere avvantaggiato rispetto ad esempio a Barella a recuperare il pallone nei duelli aerei".
La situazione attaccanti
"Centravanti ce ne sono in Italia che possono vestire la maglia della Nazionale. Non ho chiamato Kean e Scamacca per il minutaggio, ne ho chiamati altri 3 per conoscerli. Poi è chiaro che magari Raspadori è più abituato a partecipare al gioco di squadra. Andremo a cercare delle risposte complete e che ci possano dare tutte e due le cose, sennò cercheremo di calcare la mano sul comportamento della squadra se uno è ben delineato come caratteristiche. Però mi sembra che ci siano delle potenzialità uguali lì davanti da poter sfruttare. Secondo me c'è anche qualche giocatore di altre posizioni che può ricoprire quel ruolo lì, pur avendo giocato sempre in altre posizioni. Uno o due. C'è un lavoro da fare che è una cosa normale per chi come me ricopre il mio ruolo. Poi ho portato con me dei collaboratori di cui mi fido tantissimo e che conosco fin dal primo giorno che ho cominciato ad allenare. Li ho allenati nello spogliatoio quando ho vinto i campionati che mi hanno permesso di diventare un allenatore di rango e anche ora sono documentati, più moderni e pronti a darmi un aiuto sul mio lavoro".