20. Alessandro Nesta
Un difensore con lo smoking, le sue scivolate sempre puntuali sono diventate un punto di riferimento per i difensori del domani. Con il Milan ha fatto la storia vincendo campionati e Champions. Con la Nazionale si è laureato campione del Mondo, anche se non ha potuto giocare per infortunio. Il suo nome è classe.

19. Claudio Gentile
La sua marcatura a uomo su Diego Maradona ai Mondiali del 1982 ha fatto la storia. Nominato dalla FIFA nella squadra del torneo di quell'anno, ha anche aiutato gli Azzurri a raggiungere le ultime quattro posizioni ai Mondiali del 1978 e agli Europei del 1980. Con la Juventus ha conquistato sei scudetti, due Coppa Italia, la Coppa Uefa e la Coppa delle Coppe.

18. Giuseppe Bergomi
Per tutti è stato "lo zio", per i suoi folti baffi che lo facevano sembrare più grande rispetto alla sua giovane età. Con l'Italia ha fatto parte della spedizione vincente del 1982. Con l'Inter ha fatto la storia collezionando oltre 750 e trascorrendo la sua carriera con il nerazzurro sul cuore.

17. Sandro Mazzola
Figlio d'arte del grande Valentino Mazzola, riuscì a non farsi schiacciare dall'ombra del papà facendo brillare la sua stella. Membro della Grande Inter, con gli innumerevoli trionfi in nerazzurro, prese parte alla spedizione dell'Italia che vinse l'Europeo nel 1968. Annovera un secondo posto nella corsa al Pallone d'Oro: nel 1971 fu battuto da Johann Cruijff.

16. Fabio Cannavaro
Indiscutibilmente uno dei difensori più forti della storia del calcio italiano, l'unico a vincere il Pallone d'Oro. Un premio arrivato dopo l'incredibile rendimento, ai limiti della perfezione, avuto nel Mondiale del 2006, quando alzò la coppa da capitano. Senza dimenticare i club in cui ha militato: il Parma dei sogni con cui vinse Coppa Uefa, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, poi l'Inter, la Juventus e il Real Madrid. Un'elevazione incredibile nonostante i 176 cm, corsa e un tempismo di intervento invidiabili. Negli occhi di tutto, più di tutto, l'incredibile prestazione nella semifinale Mondiale del 2006 contro la Germania.

15. Paolo Rossi
Una carriera pregevole, che ha visto il suo culmine nel Mondiale di Spagna del 1982, quando divenne Pablito e, dopo un difficile girone, si trasformò letteralmente trascinando l'Italia fino al trofeo iridato. Indimenticabile la tripletta al Brasile in semifinale, in tutto furono 6 i gol realizzati nella manifestazione che gli consentirono di diventare il capocannoniere di quell'edizione. Nello stesso anno vinse il Pallone d'Oro. Tra i club indossò le maglie, tra tutte, di Vicenza, Milan e Juventus.

14. Silvio Piola
Era ed è nella storia del calcio tricolore per essere, tutt'oggi, il calciatore ad aver segnato più reti nel campionato italiano: ben 290, staccando il secondo della classifica (Francesco Totti) di 24 gol. Protagonista della vittoria del Mondiale del 1938 (con tanto di doppietta nella finale contro l'Ungheria), con l'Italia ha segnato 30 gol in appena 34 apparizioni. Dedicò gran parte della sua carriera a Pro Vercelli, Lazio e Novara, in mezzo le esperienze con Torino e Juventus. Nonostante i tantissimi gol segnati e la classifica dei cannonieri vinta due volte, non riuscì mai a vincere lo Scudetto.

13. Luigi Riva
Dopo gli inizi al Legnano, rimase al Cagliari dal 1963 fino al suo ritiro, nel 1976. Grande centravanti, segnò nella finale della vittoria dell'Italia a Euro 1968 e contribuì in maniera decisiva nel raggiungimento della finale della Coppa del Mondo del 1970 due anni dopo. Falcidiato dagli infortuni, è comunque riuscito a realizzare ben 35 gol in 42 partite con l'Italia e rimane il maggior cannoniere di tutti i tempi della Nazionale. Riuscì, con il suo Cagliari, a vincere uno storico Scudetto nel 1970.

12. Giacinto Facchetti
Tra i giocatori più forti del calcio italiano e non solo, ribattezato Cipe, ha dedicato la sua vita sportiva ai colori dell'Inter, di cui divenne capitano e bandiera. Membro inamovibile della Grande Inter, vinse due Coppe dei Campioni con i nerazzurri, oltre a partecipare alla spedizione azzurra del 1968, con la Nazionale che vinse il suo primo Europeo.

11. Gaetano Scirea
Riconosciuto come uno dei migliori liberi della storia: dopo gli inizi all'Atalanta, diventa simbolo della Juventus di Trapattoni tra gli anni 70 e 80, concludendo la sua carriera in bianconero e diventando il primo calciatore a vincere tutte le competizioni Uefa. Icona di eleganza dentro e fuori dal campo, è stato membro di una delle difese più forti della storia del calcio italiano insieme a Zoff, Gentile e Cabrini.
