Folorunsho, futuro da "ninja". E quel guizzo di Giuntoli da un milione

Considerato l’erede di Nainggolan, si sta consacrando nel Verona e ha meritato l’attenzione del ct Spalletti

Luciano Spalletti rivede in lui doti alla Radja Nainggolan. La stessa intensità da tuttocampista, che lo rendono universale in mezzo al campo, abbinata a uno strapotere fisico fuori dal comune. Se poi ci aggiungiamo il vizio del gol (già 4 reti finora più 1 assist vincente) l’accostamento al Ninja diventa quasi immediato. Ecco perché gli scout della Nazionale lo stanno tenendo d’occhio da qualche settimana. Da non escludere, magari già a breve e sicuramente in futuro, una chiamata in azzurro. Intanto domenica contro il Milan verrà visionato nuovamente da un emissario spallettiano. Michael Folorunsho sta vivendo il momento migliore della sua carriera. A 25 anni si è preso un posto da protagonista in Serie A col Verona, che sta provando a trascinare alla salvezza. Reti pesanti oltre che spettacolari: per informazioni chiedere a Juventus e Lecce trafitte nelle ultime giornate dalle sue prodezze balistiche. Addirittura il gol alla Vecchia Signora è stato premiato come il più bello del campionato per il mese di febbraio.

La gavetta di Folorunsho

Mica male per chi fino all’estate scorsa non aveva mai giocato nella massima serie. Folo, infatti, è figlio della gavetta, quella vera. Dopo le giovanili nel vivaio della Lazio viene scaricato in Serie C dai biancocelesti. Tra coloro che decidono di accantonarlo l’allora tecnico laziale Simone Inzaghi, che lo boccia dopo un paio di convocazioni in Prima Squadra. E così a 19 anni Michael riparte dalla Virtus Francavilla, dove in un biennio si impone come uno dei centrocampisti più interessanti nel panorama della terza serie.

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Folorunsho e... Giuntoli

Tanto da attirare l’attenzione di Cristiano Giuntoli, che nell’estate 2019 decide di far investire al Napoli un milione di euro per ingaggiarlo. Col sennò del poi si può, tranquillamente, dire che l’attuale uomo-mercato della Juventus ci aveva visto lungo. Il triennio in B con le maglie di Pordenone, Reggina e Bari lo aiutano a completare la trasformazione in un box to box. 

Il primo a utilizzarlo in questa veste è Marco Baroni, che in estate l’ha rivoluto fortemente alle proprie dipendenze. Da Reggio Calabria a Verona il passo è stato breve e il feeling rimasto ugualmente forte. Non a caso Folorunsho sta ripagando il suo mentore con prestazioni da urlo. L’annata migliore della carriera è stata la scorsa, quando militava nel Bari. Otto gol e quattro assist per portare i biancorossi a un passo dalla promozione in A.

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Spalletti lo osserva, anche il Napoli

Questione di centimetri. Quelli che fanno la differenza tra colpire un palo e fare gol. Il montante centrato dalla distanza nella finale playoff contro il Cagliari lo scorso 11 giugno ha tremato per diversi giorni e respinto l’urlo di gioia del popolo barese, costringendo così Folorunsho a trovare un’altra via per sbarcare nell’Olimpo del calcio italiano.

Il bel ritiro pre-campionato disputato col Napoli di Garcia in tal senso l’ha aiutato ad accendere i riflettori su di sè. Al resto ci ha pensato il suo agente Mario Giuffredi, portandolo all’Hellas in prestito secco. Una scelta rivelatasi azzeccatissima. Non a caso il Napoli sta già progettando il suo ritorno in azzurro per la prossima stagione. Nel nuovo corso dei Campioni d’Italia uscenti ci sarà certamente spazio per il classe 1998. Prima però c’è il Verona da salvare. Magari segnando qualche altro gol. Il viatico ideale per provare a convincere il ct Spalletti a consegnargli presto un’altra maglia azzurra. Quella della Nazionale italiana…

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Luciano Spalletti rivede in lui doti alla Radja Nainggolan. La stessa intensità da tuttocampista, che lo rendono universale in mezzo al campo, abbinata a uno strapotere fisico fuori dal comune. Se poi ci aggiungiamo il vizio del gol (già 4 reti finora più 1 assist vincente) l’accostamento al Ninja diventa quasi immediato. Ecco perché gli scout della Nazionale lo stanno tenendo d’occhio da qualche settimana. Da non escludere, magari già a breve e sicuramente in futuro, una chiamata in azzurro. Intanto domenica contro il Milan verrà visionato nuovamente da un emissario spallettiano. Michael Folorunsho sta vivendo il momento migliore della sua carriera. A 25 anni si è preso un posto da protagonista in Serie A col Verona, che sta provando a trascinare alla salvezza. Reti pesanti oltre che spettacolari: per informazioni chiedere a Juventus e Lecce trafitte nelle ultime giornate dalle sue prodezze balistiche. Addirittura il gol alla Vecchia Signora è stato premiato come il più bello del campionato per il mese di febbraio.

La gavetta di Folorunsho

Mica male per chi fino all’estate scorsa non aveva mai giocato nella massima serie. Folo, infatti, è figlio della gavetta, quella vera. Dopo le giovanili nel vivaio della Lazio viene scaricato in Serie C dai biancocelesti. Tra coloro che decidono di accantonarlo l’allora tecnico laziale Simone Inzaghi, che lo boccia dopo un paio di convocazioni in Prima Squadra. E così a 19 anni Michael riparte dalla Virtus Francavilla, dove in un biennio si impone come uno dei centrocampisti più interessanti nel panorama della terza serie.

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