"Per la mia crescita devo molto a Di Francesco e a Gattuso, il primo a credere in me quando ero alla Primavera del Milan. Da Gattuso ho imparato la professionalità necessaria per andare avanti in questo lavoro". Lo ha detto Marco Brescianini, 24enne centrocampista dell'Atalanta e della Nazionale italiana, oggi a Firenze, al centro tecnico federale di Coverciano, dove gli azzurri stanno preparando le prime due partite del girone di Nations League, contro Francia e Israele. "Felicissimo per la prima convocazione in azzurro, è un grande onore. Credo che il mister abbia valutato corsa duttilità e professionalità. Credo che mi manchi qualcosa in esperienza, ma credo che questa chiamata sia arrivata al momento giusto. Ho visto la squadra determinata. Vogliamo accantonare il passato tenendo conto degli errori commessi per non ripeterli. Tocca a noi onorare la maglia" ha aggiunto.
Le parole di Brescianini
"Voglio dimostrare di che pasta sono fatto mettendo in campo le mie qualità. La pressione è uno stimolo. Sappiamo che abbiamo responsabilità e pressione da gestire, ma cercheremo di fare qualcosa in più rispetto a quello che è stato fatto fino a oggi, visto che è sotto gli occhi di tutti che non è bastato. Contro la Francia sarà fondamentale mettere in campo le nostre qualità e compattarci portando in alto i valori italiani: unione, forza, coesione e individualità di rilievo. Ognuno di noi deve mettere qualcosa in più. Bisogna crescere in fretta e giocarsela a viso aperto. Questi giorni mi ricordano la canzone 'Come nelle favole' di Vasco Rossi. Il mio prototipo e modello è Milinkovic-Savic, ma oggi devo solo dimostrare e confermarmi ad alti livelli. Il mio obiettivo personale è migliorare ogni giorno e diventare Brescianini, semplicemente" ha concluso Brescianini.
Le dichiarazioni di Okoli
A Coverciano ha parlato anche Caleb Okoli, 23enne difensore del Leicester City e della Nazionale italiana. "Emozioni grandissime il debutto in Premier e la prima convocazione in azzurro. Acquisirò molta esperienza. Qualche chiamata dalla serie A l'ho ricevuta ma il mio sogno era giocare in Premier League. Mi ha colpito il discorso che ci ha fatto ieri il team manager Buffon, è stato molto emozionante. Faremo ricredere tutti sulla nostra Nazionale. Stiamo andando nella direzione giusta perché vediamo sempre più giovani italiani che riescono a giocare nei massimi campionati. La pressione per me è uno stimolo, Quello che dobbiamo mettere da subito è la personalità. Pensando alla partita contro la Francia vedo una partita ad alta intensità e restando compatti e uniti riusciremo a fare ottime cose" ha detto il difensore.