A Udine l’Italia fa pienamente e bene il suo: non rischia nulla, al netto del solito golletto subito da palla inattiva, e strapazza Israele ritrovando perfino un Di Lorenzo ormai definitivamente rigenerato dalla cura Conte. Il combinato disposto della vittoria della Francia con il Belgio fa sì che ora basti un punto nelle prossime due partite per qualificarsi ai quarti di Nations League e, conseguentemente, guadagnarsi il posto da testa di serie nei giorni di qualificazione al Mondiale. Ecco le pagelle della sfida.
Vicario 6
Tocca di piede il primo, innocuo, pallone che gli serve per sciogliere l’emozione. Prima parta al 18’, ma è un giochino, più complesso liberarsi da Perez che lo “ostacola” sull’angolo di Abu Fani, ma lui non si fa rispettare.
Una doppietta per la rinascita. Si è ormai scrollato di dosso la scimmia dell’Europeo, bello il suo lancio per Retegui in avvio e prepotente il colpo di testa per un gol che gli mancava in azzurro da quasi 2 anni. Da capitano, riprende Fagioli per una mancata copertura su Gloukh.
Sta molto alto fin da subito, a fronte di un avversario schierato a protezione. A volte esagera pure un po’ nell’ambizione di costruire, molte altre è efficacissimo negli inserimenti.
Solito pendolino nelle due fasi, con un pizzico di efficacia in meno alla conclusione e minore linearità. Ma nell’occasione più limpida è puntuale e spegne gli ardori israeliani. Buongiorno (42’ st) ng
Avvio impreciso e, soprattutto, molle: brutta la palla che non difende all’8’ sul pressing israeliano. Poi mette assieme imprecisioni e scarso dinamismo in copertura, come se non fosse a proprio agio nel centrocampo a cinque. La sostituzione a fine primo tempo suono come una bocciatura.
Sta in grazia di dio, fisicamente e mentalmente. Non sbaglia mai il tempo, la scelta, il cross. Perfetto l’assist a Frattesi, per esempio, in mezzo a tantissimo d’altro.
Si muove tantissimo tra le linee e negli spazi risultando l’elemento chiave nella manovra azzurra perché non offre punti di riferimento agli avversari. Sciupa un’occasione clamorosa, però, nel finale di primo tempo. Resta sempre in partita.
Grave l’errore al quarto d’ora quando, libero e in corsa, calcia addosso a Glazer. Pure peggio, sebbene defilato, al 30’ dopo che, peraltro, aveva avviato lui l’azione con un bel controllo palla in cui è migliorato tantissimo. Pregevole l’esecuzione del rigore. Lucca (39’ st) ng Decimo esordiente della gestione Spalletti
Una doppietta per la rinascita. Si è ormai scrollato di dosso la scimmia dell’Europeo, bello il suo lancio per Retegui in avvio e prepotente il colpo di testa per un gol che gli mancava in azzurro da quasi 2 anni. Da capitano, riprende Fagioli per una mancata copertura su Gloukh.