Bonucci, dalla vittoria del 2012 al rigore degli Europei del 2016
Nel 2012 è ancora impressa nei ricordi di tutti gli italiani la roboante vittoria proprio contro la Germania con un Mario Balotelli formato super: “Di quella partita ricordo soprattutto la sofferenza nel finale, se fosse durata altri dieci minuti avremmo perso - ha ammesso Bonucci - Dopo aver giocato un gran primo tempo eravamo stanchissimi, ci guardavamo continuamente con Gigi (Buffon, ndr) sperando che l’arbitro fischiasse la fine. Tanti i duelli degni di nota nelle sfide con la Germania, ma un avversario su tutti faceva dormire sonni poco tranquilli a Leo: “Con Mario Gomez non potevi mai permetterti di perdere il contatto, dovevi cercare sempre l’anticipo. Tra i tedeschi avevo poi un bel rapporto di amicizia con Sami Khedira, che è stato uno dei centrocampisti più forti con cui ho giocato”. Ma a questa si aggiunge la sfida persa ai quarti di finale di Euro 2016 ai calci di rigore. Nell’immaginario collettivo restano gli errori di Simone Zaza e Graziano Pellé, in pochi ricordano che a sbagliare furono anche Darmian e Bonucci: “Decisi di cambiare angolo rispetto al rigore calciato in partita – ricorda l’ex capitano azzurro – ma l’errore fu interrompere la rincorsa. Se oggi potessi tornare indietro calcerei sempre forte a incrociare, ma senza fermarmi, in modo da rubare il tempo a Neuer. Era il primo rigore della mia carriera che battevo nei novanta minuti, prendermi quella responsabilità credo che mi abbia permesso di fare il salto definitivo per consacrarmi a livello mondiale. Fu una piccola vittoria personale, anche se poi la delusione per la sconfitta fu grande”. L’Italia uscì a testa alta al cospetto dei campioni del mondo in carica e dopo aver eliminato la Spagna agli ottavi: “A livello tecnico e qualitativo non eravamo una delle nazionali più forti, ma grazie a mister Conte e al suo staff era nato un gran bel gruppo, eravamo una famiglia - ha raccontato - Si respirava la voglia di fare qualcosa di storico, ci andammo vicini. Costringemmo la Germania a cambiare modulo per affrontarci e anche quella fu una piccola vittoria”.