Pagina 7 | Acerbi, furia Spalletti: "A questi gli va negata l'Italia! L'avevo chiamato, tutto risolto. Poi..."

REGGIO EMILIA - Luciano Spalletti dice addio alla Nazionale battendo la Moldova 2-0 al Mapei Stadium, il primo successo degli Azzurri nel Gruppo I valido per le qualificazioni a Mondiali 2026. Le parole del Ct nel post-partita ai microfoni della Rai: "Abbiamo fatto fatica anche stasera, però ci sono troppe componenti e poi si è confermato quello che si era visto. Ho mantenuto questo gruppo ma l'ho trovato veramente affaticato da questo finale di campionato e forse cercando qualcuno che stava meglio fisicamente potevamo avere una risposta differente. Erano logori dal campionato passato, una delle più grosse difficoltà è stata andare a giocare a Oslo in queste condizioni. Poi si sa che il sorteggio è anche un po' la sorte, però ha influito".

Responsabilità dei giocatori?

"Quando uno fa l'allenatore della Nazionale non può avere alibi perché i giocatori li sceglie lui. Ero convinco che potessero darmi quello che mi aspettavo e per certi versi lo hanno fatto".

L'addio

"Chi arriva prende e fa quello che gli pare, è da vedere chi si sceglie. Sicuramente non lasciamo un grande entusiasmo anche se il pubblico stasera si è sentito. I giocatori e l'allenatore devono fare la differenza, purtroppo io non l'ho fatta".

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"25 convocazioni, 18 con il problemino..."

A Sky Sport: "Non abbiamo fatto una buona prestazione, siamo arrivati alla partita col fiato corto, a questa convocazione stanchi. Non è possibile che su venticinque ce ne siano 18 con il problemino, ci eravamo informati bene ma il campionato ha determinato un po' di ruggine nei muscoli e siamo arrivati col fiato corto. Non siamo stati bravi a far viaggiare la palla, anche dopo averci messo mano".

L'abbraccio con Raspadori

"Lui abbraccia tutti, è un ragazzo che vuole bene a tutti, un campione. Ha questa qualità di darti sempre il massimo, è uno di quelli che ha portato a casa più di tutti. Gli si dice bravo e si ringrazia per la disponibilità". 

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"Stranieri tanti, italiani pochi e non nelle big" 

"È andata così, è giusto così. Si poteva fare di più, si poteva trovare un altro girone, ci siamo meritati questo girone qui per il nostro comportamento e dobbiamo sterzare, perché quello che abbiamo fatto stasera non basta".

Cosa ha dato questa esperienza 

"Tantissimo, siamo stati vicini sin da subito, ho trovato tanti amici che mi ritroverò in futuro. Spero di vedere una grande Italia in futuro, si deve ricreare un po' di entusiasmo, la maglia dell'Italia deve farci vibrare, quando la vesti male ti brucia, bisogna riuscire a ritrovare quell'atteggiamento lì e sono convinto ci riusciranno. Loro hanno creduto in me e io non gli ho dato una grandissima mano. Però ci sono state delle motivazioni che io non saputo sopperire e probabilmente neanche un altro ce l'avrebbe fatta, io ho un pochino di esperienza".

Messaggio al campionato?

"Il campionato... non si può fare diversamente. Gli stranieri sono tanti, gli italiani pochi e alcuni non giocano in una big, altri sono da svezzare e così via". 

 

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Conferenza stampa: "Ce l'ho con me e basta"

Le parole del Ct in conferenza stampa partendo dallo stato d'animo: "Io ci convivo benissimo con le difficoltà, le ho avute tutta la vita. Quando vedo la gente che mi mostra compassione gli darei una capocciata, reagisco sempre. Sono amareggiato per il risultato, non riconsegno a chi viene dopo di me una grandissima Nazionale perché anche stasera non abbiamo disputato una grande gara. Mi è stata data l'opportunità di lavorare, io ho tentato, ho sbagliato e ho fatto anche delle prove... Io a qualsiasi cosa mi avvicino tento di imparare tutto, non sono convinto di essere quello più furbo. Non sono riuscito a tirare fuori il meglio da questi calciatori e devo prenderne atto. Tutti sottolivello. Con me siete stati anche troppo buoni, io avrei fatto peggio. Se un giorno io verrò a parlare di voi..."

Consiglio al successore

"Io ho tentato di dare delle scosse quando sono arrivato ma poi forse è stato peggio per quello che si è visto, Buffon mi ha brontolato 4-5 volte. Gigi mi è servito tanto. Ti rendi conto di aver fatto bene o male solo dopo, io ho fatto delle prove e mi sono impegnato. Auguro tutto il meglio alla Federazione e al nuovo allenatore che arriverà". 

I due anni in Azzurro

"Il dispiacere per l'amore che ho per questa Nazionale... Stasera 7-8 bambini si sarebbero fatti arrotare dal nostro autobus pur di salutarci mentre arrivavamo. Si sono fatti 2-3 confronti sull'amore che abbiamo intorno e fino a che non sapremo restituirlo con le prestazione è segno che non abbiamo capito niente".

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La telefonata a Acerbi, la rivelazione su Chiesa

!Io spero che chi verrà dopo di me la migliori perché sarà così, nonv ado a gufare o a fare atteggiamenti. Spero che a quelli che rifiutano la Nazionale ci sia qualcuno che gli dice che in Nazionale non non tornano più. Io in quella risposta lì mi sarà comportato anche male, ma poi c'è stato anche un dialogo telefonico. Gli ho chiesto scusa e lui mi ha detto: 'Mister, se mi dice così è tutto ok...' Quindi la situazione è questa. È vero che prima me ne ero privato, ma perché volevo dar forza a Calafiori, a Buongiorno, si stava preparando Leoni.

Sono convinto che anche altri avrebbero fatto questa scelta. Ho detto 'Quanti anni ha' proprio facendo i conti in vista del prossimo Mondiale. Sul finale di stagione è stato il migliore di tutti e io devo per forza assorbire ciò che il campionato mi detta, questa cosa qui un po' mi ha spiazzato perché poi avevo portato anche qualcuno in più ma poi a livello fisico siamo logori, ciucciati... Così diventa difficile se non hai muscoli né gambe. Tonali va sempre, ha un nervo quasi da africano, ma ora è così. Quasi tutti. Io ho anche telefonato a Chiesa, ma non ha mai giocato. Zaccagni stava male, mi ha chiesto di restare a casa, Zaniolo non gioca più...".

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La reazione dei giocatori alla notizia dell'esonero

"Sono stati zitti, non dovevano dirmi nulla. L'ho comunicato ai giocatori e poi in conferenza stampa. Li ho chiamati cinque minuti prima tanto poi l'andazzo l'avevano percepito e noi facendo così s'è voluto togliere questo andazzo. Anche oggi sarebbe stato un polverone continuo, così come domani... Io ce l'ho con me e basta perché ho fatto male il mio lavoro. Poi posso anche tentare di dire dove la lasci? La lascio dove l'ho presa... Ma siccome non l'ho migliorata, ho fatto male il mio lavoro. Alla mia prima partita da CT si aveva paura di qualificarsi all'Europeo e ora la rilascio nella stessa situazione. Avrò fatto delle scelte sbagliate e poi probabilmente siamo stati sfortunati che ci è toccata subito la Norvegia in trasferta. Se fai ora due partite di quelle più abbordabili e dopo ci vai a giocare a settembre sarebbe stata una cosa diversa. Detto ciò, non l'ho allenata bene. Poca roba". 

 

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Cambiaso: "Volevamo salutare meglio Spalletti"

Dopo il Ct è arrivato ai microfoni il giocatore della Juventus autore del gol del raddoppio: "Siamo i primi a essere delusi, volevamo fare meglio di così. Siamo professionisti, sono cose che possono succedere nello sport. Il mister ha dimostrato tante cose negli anni, quando un allenatore viene mandato via ti senti sempre male e volevamo salutarlo meglio. È andata così, dispiace tanto”. Obiettivo Mondiali: “Sì, sì certo, ci proveremo come abbiamo sempre fatto. I risultati sono negativi, ma quando andiamo in campo cerchiamo di vincere ogni partita. È lo sport”.

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Raspadori: "Non stiamo mettendo in campo il nostro valore"

L'attaccante del Napoli autore del primo gol: "Ci potevamo aspettare di fare qualche gol in più, possono sembrare partite facili ma non è così anche se sappiamo che la qualità per fare qualche gol in più ce l'abbiamo. Potevamo calciare di più in porta, ma non è scontato fare 5 o 6 gol contro queste squadre. Però siamo l'Italia e dobbiamo fare di più". Sul ruolo: "Per caratteristiche mie più sto vicino alla porta e più posso creare occasioni pericolose, ci sono state situazioni nelle quali dovevo abbassarmi di più per giocare. La motivazione della mia posizione più arretrata era legata a questo".

Sulle difficoltà: "Non è che non giochiamo con la maglia cucita addosso, sicuramente è un momento di difficoltà ma siamo consapevoli di non far vedere il nostro valore. Mi dispiace tantissimo per il mister e per il suo staff, trovare persone di questo valore non è semplice e ci tengo molto a ringraziarli visto che ho avuto anche la fortuna di averli a Napoli - aggiunge - La stanchezza c'è per tutti, dipende come reagisci alla stanchezza. Dobbiamo mettere in campo di più di quello che abbiamo fatto vedere".

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Orsolini: "Destabilizzati dall'esonero"

Il giocatore de Bologna autore dell'assist per la rete di Cambiaso: "Personalmente sono entrato cercando di dare una spinta più offensiva alla squadra dopo un primo tempo non bellissimo per alzare la pressione. Ci siamo riusciti per buona parte della gara, poi nel finale abbiamo rischiato qualcosina e dobbiamo migliorare sotto questo aspetto perché contro squadre più attrezzate vieni punito - aggiunge - Stasera era importante vincere, dopo la disfatta di Oslo. L'esonero del mister ha destabilizzato ancora di più l'ambiente e volevamo salutarlo con una vittoria per riaccendere la speranza. Dispiace non averlo fatto con un risultato più largo perché quello era l'obiettivo".

Gli ultimi giorni: "È stato strano, rimani un attimo basito quando avviene a meno di 48 ore da una partita importante però siamo professionisti e dobbiamo cercare di rappresentare la nostra Nazione in qualsiasi condizione. Quando c'è un'esonero è una sconfitta per tutti. L'allenatore è sempre il primo a pagare le conseguenze, si può solo sperare nel futuro e cercare di ripartire. Non sta a me a dire da cosa".

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Donnarumma: "Mancato l'atteggiamento ed è inammissibile in Nazionale"

Infine le parole del capitano: "Non sono stati giorni facili, la verità è che il mister si meritava di finire con una grande vittoria. Potevamo fare meglio, è un dispiacere enorme che non sarà più il nostro allenatore. Potevamo fare di più, nelle ultime partite è stato sbagliato l'atteggiamento che in maglia azzurra non può mai mancare". Sull'esonero di Spalletti: "Non è stato facile, col mister e lo staff si era creato un rapporto che va oltre al calcio. Sono stati momenti difficili anche per lui, abbiamo cercato di preparare al meglio questa partita. Ci ha dato tutto anche stavolta, è stata la conferma che è una grande persona".

Cosa è mancato: "Non lo so, ci sono stati degli alti dopo l'Europeo però non siamo riusciti a trovare l'equilibrio e questo è quello che dispiace di più. Ci prendiamo anche noi le nostre responsabilità per quello che è successo. Dobbiamo andare ai Mondiali. Non so chi verrà adesso. Lo deciderà il presidente, ma visti i nomi sono molto fiducioso perché sono tutti grandi professionisti". Ancora capitano? "Quello lo deciderà l'allenatore, io darò sempre il massimo quando vestirò la maglia della Nazionale".
 

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Cambiaso: "Volevamo salutare meglio Spalletti"

Dopo il Ct è arrivato ai microfoni il giocatore della Juventus autore del gol del raddoppio: "Siamo i primi a essere delusi, volevamo fare meglio di così. Siamo professionisti, sono cose che possono succedere nello sport. Il mister ha dimostrato tante cose negli anni, quando un allenatore viene mandato via ti senti sempre male e volevamo salutarlo meglio. È andata così, dispiace tanto”. Obiettivo Mondiali: “Sì, sì certo, ci proveremo come abbiamo sempre fatto. I risultati sono negativi, ma quando andiamo in campo cerchiamo di vincere ogni partita. È lo sport”.

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