Lo studio di Gattuso sulla formazione
Teoria confermata pure da Gattuso: «In pochi nel calcio moderno giocano con due attaccanti e non è semplice, però i nostri dobbiamo ringraziarli perché stanno facendo cose importanti. Con Israele Kean e Retegui hanno giocato una partita di grandissimo livello, migliore rispetto a quella con l’Estonia: hanno fatto reparto, attaccato in profondità, sono andati a ripiegare per dare una mano, sono stati bravi a scattare sulla prima pressione quando i difensori avversari avevano la palla. Ora sta a me trovare l’assetto tattico che permetta di farli giocare sì insieme, ma con tutta la squadra». La parola d’ordine è «compattezza». Intanto, come sottolineato, finalmente l’Italia ha trovato un’eccellenza su cui costruire qualcosa di importante. Perché oltre ai gol, sette, il SuperTrio ha dimostrato di possedere una forza d’urto che può essere determinante anche contro avversari più importanti, non fosse altro perché sarà difficile riversarsi nella nostra metà campo sapendo che abbiamo quelle due formidabili armi da giocarci.
