Italia Under 21, Trotta e Verdi show. Di Biagio ha nuove armi

In casa della Germania, ancor più quotata come possibile trionfatrice, non solo gli azzurri hanno ribadito il loro valore, con un 2-2 che va loro stretto, ma hanno addirittura mostrato nuove armi
TORINO - Una conferma? No, di più e di meglio. Vincendo un girone di qualificazione durissimo davanti a Serbia e Belgio ed eliminando la Slovacchia nello spareggio, l’Italia di Di Biagio si era già guadagnata un posto tra le favorite per il prossimo Europeo Under 21 (in Repubblica Ceca dal 17 al 30 giugno): ieri sera in casa della Germania, ancor più quotata come possibile trionfatrice, non solo gli azzurri hanno ribadito il loro valore, con un 2-2 che va loro stretto, ma hanno addirittura mostrato nuove armi. Simone Verdi, alla seconda presenza, ha illuminato la Benteler Arena nei 28 minuti della ripresa in cui è stato in campo: il trequartista dell’Empoli, in comproprietà tra Torino e Milan, ha prima messo Battocchio davanti a Leno, salvatosi con un grande intervento, poi ha firmato il 2-1 chiudendo con un preciso destro rasoterra una fuga di 30 metri, infine ha colpito una traversa con un sinistro dal limite. “Diciamo che non ha fatto male”, ha sorriso Di Biagio dopo la partita: in attesa del pieno recupero di Bernardeschi, il ct ha trovato il trequartista da inserire tra Berardi e Battocchio nel terzetto alle spalle di Belotti. E magari si troverà anche con l’imbarazzo della scelta dopo il ritorno del talento della Fiorentina.

Ammesso che decida di giocare con il 4-2-3-1: perché la prima decisione difficile (ma piacevole) per Di Biagio riguarderà il modulo. L’altro protagonista della serata tedesca, infatti, è stato Marcello Trotta, bomber campano emigrato in Inghilterra, prima al City e poi al Fulham, acquistato a gennaio dall’Avellino dopo aver girovagato in prestito per le serie minori inglesi. Al ct dell’Under, che lo aveva convocato quando ancora giocava oltremanica, ha chiesto spazio adducendo i migliori argomenti: tre gol in cinque presenze azzurre, l’ultimo alla Germania con un perfetto colpo di testa, cinque nelle ultime otto partite giocate, contando anche la serie B. Centravanti alto e potente (ma pure niente male tecnicamente), dà il meglio di sé impiegato da punta, quindi accanto a Belotti in un 4-4-2 come quello con cui l’Italia ha giocato in Germania fino all’ingresso di Verdi. Fin qui siamo alle novità (relativa, per quanto riguarda Trotta, che comunque aveva giocato solo un’altra volta dal primo minuto), ma in Germania ci sono state anche le conferme: a cominciare da Bardi, per a arrugginito dalla panchina nel Chievo e decisivo in più di un’occasione, per proseguire con la solidità della difesa, la ricchezza del centrocampo e la pericolosità dell’attacco. Tutti valori che l’Italia dovrà mostrare su campo anche lunedì con la Serbia e soprattutto all’Europeo, ma sui quali il ct può fare affidamento.

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