Grazie ragazzi, avete dato un calcio al Covid

Grazie ragazzi, avete dato un calcio al Covid© Getty Images

Strepitosa, semplicemente strepitosa. Ecco che cos’è stata l’impresa dell’Under 20/Under 21 che, nelle peggiori condizioni possibili, ha affrontato l’Irlanda, sino a ieri capolista solitaria del girone di qualificazione alla fase finale dell’Europeo. La vittoria di Pisa è la vittoria di un gruppo, anzi di due gruppi azzurri che si sono fusi per prendere a calci il Covid e ci sono riusciti alla grande. Stiamo parlando di una squadra che non c’era, che è nata all’improvviso, alla vigilia di una sfida decisiva. Fra settembre e ottobre, la formazione di Nicolato ha contato undici positivi, compreso un membro dello staff; i giocatori di Nicolato sono stati sottoposti a sette tamponi in undici giorni; l’Under 21 è volata in Islanda, ma il 9 ottobre non ha potuto giocare a Rejkjavik per via dei tre casi registrati in loco che hanno costretto la comitiva a rientrare in Italia con due voli separati. Al che la Federcalcio, con una mossa che le fa onore, ha deciso di onorare comunque l’impegno con l’Irlanda ottenendo dall’Uefa l’autorizzazione a schierare l’Under 20, rinforzata da quattro giocatori dell’Under 21. Se Gravina voleva trovare il modo per dimostrare concretamente quanto forte sia la volontà del calcio di non arrendersi al virus, ha scelto il migliore.

E qui s’innestano i ruoli di Paolo Nicolato, Alberto Bollini, Maurizio Viscidi coordinatore delle nazionali giovanili e dei loro ragazzi. Ognuno di loro ha brillato nel proprio ruolo, gli uni legati agli altri dall’invisibile filo azzurro che parte dalla rappresentativa di Mancini e arriva sino all’Under 15. In questi tempi in cui dobbiamo convivere con il Virus che ci piaccia o no, il Club Italia ha trasmesso un messaggio ricco di significati. Si chiamano forza, coraggio, resilienza. Gli stessi attributi che metterà in campo stasera la Nazionale quattro volte campione del mondo, affrontando l’Olanda a Bergamo per rendere omaggio a una terra martire, flagellata dal Coronavirus che ha mietuto seimila vittime. Ha detto bene Chiellini: bisogna andare avanti, il calcio deve andare avanti. Ovviamente osservando le regole imposte dalla curva epidemiologica e nonostante la disinformazione cialtrona che ieri sera parlava di flagello sulla Nazionale scatenato dal primo test di El Shaarawy, poi risultato negativo. Avanti, Italia.

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