Monza, Brocchi: «Ho guadagnato stima Berlusconi». E Galliani: «Non è il suo cocco»

L'ex centrocampista del Milan è ufficialmente il nuovo allenatore del club brianzolo: «Società solida e con grandi ambizioni». L'ad: «L'ho scelto io»
Monza, Brocchi: «Ho guadagnato stima Berlusconi». E Galliani: «Non è il suo cocco»

TORINO - Allenava il Milan, adesso è alla guida del Monza di Berlusconi Galliani, per Cristian Brocchi molto di più di due dirigenti. Ha accettato la panchina di una squadra di Serie C anche e soprattutto per questo. «Ho detto sì perché è importante avere una società solida alle spalle, sono entrato al Milan a 8-9 anni e per me è sempre stata una famiglia quella rossonera - ha spiegato il nuovo tecnico del Monza ai microfoni di Sky Sport 24 -. Se mi hanno chiamato vuol dire che non c'è soltanto una questione affettiva, ma anche per i miei meriti visto che mi conoscono per quello che ho fatto al Milan, mi conoscono e se puntano su di me per questo progetto ambizioso vuol dire che credono nel mio lavoro. Per un allenatore è importante partire da una buona base tecnica e societaria, le aspettative e le ambizioni sono tante e noi siamo qui per lavorare e far crescere i giocatori. Il fatto che ci sia una società così forte dà delle aspettative superiori al reale cammino della squadra, ma quello di Serie C è un campionato difficile, viene promossa una sola squadra e i playoff sono molto lunghi».

«Ieri mi ha telefonato il presidente Berlusconi: mi ha detto che è molto contento di tornare a lavorare insieme. Non sono il cocco del presidente, se ne è parlato pure troppo. Bisognerebbe parlare dei meriti, evidentemente la sua stima e la sua considerazione me la solo guadagnata». Lo ha detto il nuovo allenatore del Monza, Cristian Brocchi nel corso della conferenza stampa di presentazione all'Assolombarda di Monza. «Sono contento di essere qui, è un bell'attestato di stima avermi affidato un progetto così ambizioso. Dovrò riportare serenità nello spogliatoio, voglio imporre una mentalità vincente attraverso il gioco. Abbiamo tutte le qualità per fare bene, ma siamo in tante squadre a puntare alla promozione» ha aggiunto.

GALLIANI - «Cristian Brocchi non è il cocco di Silvio Berlusconi. L'ho scelto io, ovviamente con l'avallo del presidente». Lo ha detto l'ad del MonzaAdriano Galliani, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'ex allenatore di Milan Brescia come nuovo tecnico della squadra brianzola. «Anche Capello era additato come il cocco di Berlusconi, quando fu scelto come allenatore del Milan nel 1991» ha aggiunto Galliani, che ha smentito le voci su di un possibile ruolo di consulente per Capello al Monza. A proposito di mercato, Galliani si è detto pronto ad assecondare le richieste del nuovo allenatore a gennaio, ammettendo di aver cercato di convincere Antonio Cassano («ne avevo parlato con Alessandro Moggi») e l'acquisto praticamente fatto di Fossati dal Verona.

Poi, sul derby di domenica: «Sono spiaciuto per il risultato, la partita sembrava finita e nessuno si aspettava a quel punto di perderla. Ero amministratore delegato del Milan e tifoso del Monza, ora sono tifoso del Milan e amministratore delegato del Monza. Quindi soffro per tutte e due le squadre quando le cose vanno male. Ma non parlo più del Milan, è gestito da amici, allenato da un amico, con un presidente amico. Sono tutti ultramilanisti. Eravamo stati noi a portare la filosofia del Milan ai milanisti, ora questa filosofia è tornata dopo una pausa». (In collaborazione con Italpress)

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