Pirozzi riparte dopo il terremoto di Amatrice: torna sulla panchina del Trastevere

L'ex primo cittadino del comune della provincia di Rieti dopo l'evento sismico aveva dovuto lasciare la squadra di calcio romana
Pirozzi riparte dopo il terremoto di Amatrice: torna sulla panchina del Trastevere

ROMA - Nell'Italia del calcio che riparte c'è Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice all'epoca del terremoto, che si mette alle spalle il momento difficile. L'ex primo cittadino del comune della provincia di Rieti dopo il 24 agosto 2016, giorno in cui si è verificato l'evento sismico, aveva dovuto lasciare la panchina del Trastevere, squadra di calcio che milita in Serie D. Ora, come annunciato dal presidente del club Pier Luigi Betturri, torna ad allenare: "Ha firmato a tempo indeterminato e ci porterà a lottare per la promozione".

"Sono guarito dal mostro"

L'attuale consigliere della Regione Lazio a Sky ha raccontato il difficile momento che ha attraversato: "La ferita è stata grande, io non ho mai visto il Trastevere giocare in questi quattro anni. Non ero pronto, è come quando interrompi una storia d'amore col tuo partner non per colpa tua o del partner, ma per cause di forza maggiore. Ora, dopo quasi quattro anni ,sono guarito dalle ferite del «mostro»". È servito suo figlio a fargli riaccendere la passione che ora lo spinge a tornare a guidare la sua squadra da bordocampo: "Grazie a mio figlio Federico, che è venuto a giocare ad Amatrice, in Promozione, mi è tornata la voglia di allenare. Pian piano ho ripreso a vedere gli allenamenti e le partite e ho iniziato a ragionare da mister. Pian piano mi è riscattata quella molla". La svolta a marzo, pochi giorni prima che l'emergenza Coronavirus fermasse l'Italia: "A marzo sono tornato in campo. Quella sera Romeo, l'allenatore dell'Amatrice e mio carissimo amico, era assente e mi ha chiesto di sostituirlo. Lì ho capito che ero pronto: per fare l'allenatore devi essere sereno, trasmettere le giuste motivazioni al gruppo".

Con l'Ascoli contro Bonaventura, Balotelli e Santon

Pirozzi torna dunque in panchina, anche se non ha mai smesso di allenare neanche durante il periodo funesto che ha passato la sua città: "Anche in quell'occasione ho cercato di insegnare alla mia comunità che viene prima il noi dell'io. Dissi subito alla mia comunità che dovevamo restare in questa terra". L'ex sindaco di Amatrice, che in passato ha ricoperto ruolo di vice-allenatore dell'Ascoli in Serie B, infine ha raccontato un ricordo che risale alla stagione 2007/2008, quando allenava la squadra Primavera del club bianconero: "L'Ascoli nella propria storia non aveva mai giocato la poule scudetto. Noi arrivammo ai quarti, dopo aver battuto l'Atalanta: pareggiammo 0-0 a Zingonia e vincemmo 4-0 ad Ascoli, facendo una partita straordinaria. In quell'Atalanta giocava Jack Bonaventura, era una grande squadra. Ai quarti incontrammo l'Inter. Giocammo una grande partita fino al 70°, poi ci fu un crollo. Contro di noi giocavano Balotelli e Santon, ma anche tanti altri giocatori molto forti".

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