Pro Sesto, i segreti di un capolavoro: dal rischio retrocessione al primo posto

Giovani, esperienza e umiltà. Andreoletti: "Giusto fare la fotografia della classifica e metterla in un quadro. È qualcosa di irripetibile"
Pro Sesto, i segreti di un capolavoro: dal rischio retrocessione al primo posto© www.imagephotoagency.it

"Giovani wannabe" che alimentano un sogno. Così possiamo definire i ragazzi di Andreoletti che stanno costruendo un'impresa in Serie C. Un comune di 80 000 abitanti in una Milano piena di tifosi del Milan e dell'Inter. Si stanno prendendo la scena ed è quella di un film quasi fantascientifico, considerando le premesse di inizio stagione. Una squadra con un budget limitato e l'allenatore più giovane tra i professionisti. A 34 anni ci si sente ancora giocatore. Forse un limite, ma in questo caso è un valore aggiunto. Andreoletti ha creato la giusta alchimia, tra ragazzi in rampa di lancio come Bianco, Marzupio, Giubilato e Vaglica a uomini d'esperienza come Capogna, che al termine dell'ultima partita non ha saputo trattenere la gioia: "La panchina? Quello che serve è l’attaccamento alla maglia, sempre, anche se non giochi titolare. È un piacere aiutare questi ragazzi che vanno sempre a 200 all’ora”.

Il quadro di Andreoletti e il goleador Bruschi

La Pro Sesto è un come un dipinto metafisco. Andreoletti è riuscito a realizzare qualcosa che va oltre il reale. Un 3-4-3 di equilibrio e fantasia, ma senza dimenticare l'umiltà, come ha perfettamente dimostrato al termine del match contro la Triestina in conferenza: “Giusto fare la fotografia della classifica, metterla in un quadro e conservarla: penso sia qualcosa di irripetibile per una dimensione come la nostra e grande motivo di orgoglio”. Il primo ad emozionarsi e ad emozionare.

Se la firma è quella dell'allenatore, il pennello invece è in mano a Bruschi. L'ala è il capocannoniere del girone A di Serie C con i suoi 11 gol, oltre i 4 assist, in 25 partite. Una vera e propria opera d'arte, che qualche mese fa rischiava anche di non essere mai disegnata. Il proprietario Mauro Ferrero sembrava essere in via di uscita, ma è rimasto fino alla fine del suo settimo anno, promuovendo in questa stagione Gabriele Albertini (fratello di Demetrio) come presidente. In un solo anno il mondo a Sesto San Giovanni si è capovolto: dal rischio retrocessione al sogno Serie B e Andreoletti non ha intenzione di svegliarsi.

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