© FOTO GIANNI SANNA-AG ALDO LIVERAAREZZO OK - Tra Arezzo e Viterbese nel primo tempo prevale l'equilibrio, almeno per quanto riguarda il gioco espresso: i padroni di casa infatti vanno in vantaggio dopo un quarto d'ora con Brunori, letale a mettere con il mancino la palla sotto al sette. Da segnalare la punizione infida di Tsonev per i laziali, su cui però Pelagotti fa buona guardia. Nel secondo tempo la musica cambia, e l'Arezzo imbecca la seconda rete di Brunori, sempre di mancino, a cui segue nel recupero il tris di Benucci. Laziali virtualmente fuori dai giochi.
MONZA CADE- Bastano 4' per far capire a tutti i presenti che la gara si giocherà senza esclusione di colpi: D'Errico porta in vantaggio il Monza dopo 2 minuti con un rasoterra imparabile per Rossi, a cui non basta aver intuito la traiettoria del pallone. Gli ospiti reagiscono dopo 120 secondi con Lanini: la punizione del numero 17 è un capolavoro balistico, che termina all'incrocio dei pali. Sotto la pioggia, sono gli uomini di Brocchi i più propositivi, peccando però di coordinazione (con Anastasio) oppure di posizionamento (Marchi in fuorigioco). Ottima la prova difensiva dell'Imolese nella prima frazione. Nella ripresa qualcosa si spegne nel cervello dei brianzoli, esattamente per 7' in cui Cappelluzzo fa due gol e ipoteca la sfida a favore dei rossoblu emiliani.
POTENZA AL FOTOFINISH- Dopo 7' minuti Matteo Di Piazza infiamma gli animi dei tifosi etnei giunti in trasferta in Basilicata: il numero 32 sfrutta al meglio il corner battuto corto da Sarno, e con un'inzuccata perfetta trafigge Ioime: la difesa lucana ha grosse, grossissime colpe. Gli uomini di Raffaele si buttano dunque in avanti, sfiorando il pareggio prima con Lescano di testa (pronta la risposta di Pisseri), e poi con il tiro cross di Coppola che taglia tutta l'area catanese senza trovare nessuno che lo devi in porta. Il secondo tempo scorre via tra le numerose sostituzioni e il pressing confuso dei padroni di casa, a cui il Catania tiene testa senza problemi. Però alla fine il gol arriva: lo segna Carlo França e gela il sangue agli etnei.