Infantino loda la Reggiana: "Mi avete fatto capire che ce la faremo"

Il club emiliano ha donato, tramite crowdfunding, un'ambulanza all'ospedale di Reggio Emilia: il numero uno della Fifa ne è rimasto colpito
3. Gianni Infantino© www.imagephotoagency.it

REGGIO EMILIA - Luca Quintavalli, patron della Reggiana, si sarà senz'altro stupito ricevendo da Gianni Infantino, numero uno del calcio mondiale, una lettera con cui il presidente della Fifa si complimenta col club granata per una lodevole iniziativa benefica. Ecco il testo integrale della lettera: "Caro Presidente Quintavalli, ho avuto notizia della donazione, attraverso un’operazione di crowdfunding, di una ambulanza per l’ospedale di Reggio Emilia, dotata di un sistema di sanificazione avanzato e continuo, e ci tenevo a congratularmi per questa lodevole iniziativa. L’ambulanza sarà utilissima in questa fase difficile di pandemia, e questo atto ha ancor più valore poiché Reggio Emilia è stata ed è tra le città più colpite dal Coronavirus. In futuro, sarà senza alcun dubbio un presidio avanzato per dar conforto ai malati gravi. Il lavoro fatto con Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, la città del tricolore italiano, con il Dott. Bolis della BPM, e con il Dott. Landini, Presidente della Croce Verde, dà il segno dei legami fecondi che una società calcistica deve avere perché emerga il dato sociale del gioco del pallone.

"Gesti come il vostro mi fanno sperare nel calcio in cui credo"

"L’ambulanza legherà i colori sociali ai cittadini ed ai tifosi. Quando viaggerà per le vie della città con il logo della Croce Verde, una grande organizzazione del volontariato, quel logo avrà al fianco quelli della Reggiana e della Lega Pro, e questo sarà il segno che il gioco del pallone merita di essere la disciplina sportiva più popolare al mondo. Sono settimane di sofferenza, caro Luca, caro Presidente, e non ti nascondo che gesti come quelli che tu hai concretamente realizzato mi fanno sperare nel calcio al quale io credo, quello che contribuisce al bene del paese in cui vive. Così diamo sollievo, e così sconfiggi il virus che voleva, oltre che non farti giocare, far dimenticare la tua storia e l’omaggio che alla stessa va reso, a cent’anni dalla fondazione della società. Oggi, mi hai dato conforto di credere che ce la faremo in Italia e nel mondo a definire un nuovo profilo del gioco del pallone, solidale, normale e gioioso.

Un caro saluto,
Gianni Infantino".

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