Playoff di C, la finale sarà Reggiana-Bari: eliminate Novara e Carrarese

Al Mapei Stadium si scatena Kargbo: un gol e un assist contro i piemontesi. Gli uomini di Vivarini vincono 2-1 col guizzo di Simeri a un minuto dai rigori
Playoff di C, la finale sarà Reggiana-Bari: eliminate Novara e Carrarese© LAPRESSE

TORINO - La finale  playoff di Serie C in programma il 22 luglio sarà Reggiana-Bari: nelle semifinali giocate oggi i primi sistemano il Novara al Mapei Stadium, i secondi superano la Carrarese al San Nicola.

Kargbo uomo ovunque: la Reggiana vola

Il Novara sfiora subito il gol con Nardi, che servito da Piscitella manda di poco a lato col destro. La Reggiana reagisce con Varone, autore di un siluro dai 25 metri che costringe a Lanni a mettere in corner: proprio in quest'occasione gli emiliani s'infuriano per un presunto gol di Kargbo (la palla sembrava avesse varcato la linea di porta) ma la terna arbitrale non è d'accordo. Gli amaranto premono sull'acceleratore e schiacciano i piemontesi nella loro metà campo: Zamparo è pericoloso con un rasoterra, Radrezza coglie addirittura la traversa con una bordata potente. Il gol reggiano è nell'aria, e quando arriva porta la firma di Kargbo: l'attaccante sfrutta un erroraccio in disimpegno di Sbraga e con un pallonetto supera Lanni. La Novara non ci sta a chiudere in svantaggio la frazione e prima Gonzalez impegna Venturi con un mancino insidioso, poi Buzzegoli pareggia col mancino, dopo che Pinzauti aveva sprecato un semplicissimo tap-in. A inizio ripresa viene annullato un gol alla Reggiana: Kargbo insacca di rapina ma l'assistente coglie il suo fuorigioco. Bisogna solo aspettare altri 4 minuti per vedere la squadra granata tornare in vantaggio: Kargbo, sempre lui, resiste alla carica e appoggia per l'accorrente Spanò che fa 2-1. Vicino allo scadere la Reggiana va vicina al 3-1: sul cross di Staiti, Sbraga trova l'angolino dove Lanni non potrebbe arrivare ma il pallone finisce fuori: al 90' mister Alvini può finalmente esultare, mentre il rivale Banchieri viene espulso per proteste.

Piscopo annulla il vantaggio di Di Cesare. Simeri match winner

Passano 2 minuti e Tedeschi fa tremare la traversa del Bari, dopo una mischia in area generata dal corner di Cardoselli. I galletti conquistano tre calci d'angolo consecutivi; nulla di fatto, ma al 20' trovano quello giusto: Schiavone crossa al centro, Di Cesare salta benissimo e incorna il pallone mandandolo alle spalle di Forte. La squadra di Vivarini colleziona occasioni su occasioni: da Costantino di testa, fino a Laribi, protagonista due volte: stop elegante ma conclusione debole nella prima occasione, destro appena fuori nella seconda. La Carrarese, che dopo esser partita benissimo aveva reagito in maniera molto sterile alle folate pugliesi, inizia la ripresa con verve: Calderini timbra il palo, ricordando al Bari la pericolosità latente dei marmiferi. Baldini richiama in panchina Foresta, già ammonito, e tenta la carta Pasciuti, autore subito di un tiro a foglia morta che Frattali blocca. Il Bari insiste per il secondo gol, e per poco Costantino non lo trova: solo un ottimo Forte in tutto nega la rete alla punta biancorossa. Vivarini manda in campo Costa e Simeri per rinfrescare la manovra, mentre Antenucci va vicino al raddoppio: dopo aver triangolato con Simeri sul lato sinistro dell'area, l'ex Spal si accentra e bacia la traversa con una conclusione elegante. Infantino allo scadere avrebbe la possibilità di segnare il pareggio giallazzurro, ma cincischia troppo sotto porta dopo una mischia da corner. L'1-1 però arriva: Caccavallo pesca Piscopo in area, stop nell'area piccola e destro in diagonale che trafigge Frattali: doccia gelata per il Bari. Si va ai supplementari, dove i toscani partono galvanizzati, prima che il loro portiere Forte sia chiamato in causa due volte, su Maita e Simeri. Nel secondo supplementare, sempre Forte è lesto a intercettare l'inzuccata di Sabbione, e a 5' dalla fine a dire di no anche Terrani due volte di fila. A un minuto dai rigori, il Bari trova la rete decisiva: Costa in area appoggia dietro per Simeri, che col piatto di prima intenzione dal limite dell'area piccola manda in delirio una città intera.

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