Torricelli: "La Serie C è una scuola basilare"

L'ex Juve: "Rispetto ai miei tempi trovo che non ci sia più pazienza per far maturare un ragazzo"
Torricelli: "La Serie C è una scuola basilare"© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

ROMA - "La Serie C è una scuola basilare, il miglior contesto per imparare: non solo per i giocatori ma anche per i dirigenti, arbitri e allenatori. Me ne rendo conto costantemente, perché sono in contatto con alcuni dei miei ex compagni della Caratese che ora lavorano nel Renate". Nessuno meglio di Moreno Torricelli, passato dalla Caratese in Serie D alla Juventus dove ha vinto una Champions League, può testimoniare l'importanza delle così dette serie minori. "Il lavoro di formazione va seguito, potenziato - prosegue la sua testimonianza, raccolta dalla Lega Pro - Credo che dovrebbero esserci più seconde squadre, è un lavoro di sinergia con i club più blasonati. Le Under 23 possono far lievitare tutto il movimento, dare slancio, creare interesse e portare più spettatori allo stadio. Io ho giocato anche in Spagna e lì le seconde squadre sono una realtà che ha contribuito per molto tempo alla crescita". Torricelli apprezza molto il campionato della Lega Pro: "Ci sono tante piazze prestigiose. Anche questo può aiutare il giovane calciatore a fare esperienza. Che emozione ritrovarsi a giocare in certi stadi, per esempio, conoscerli per la prima volta". Quello che invece non gli piace è la fretta dei settori giovanili nel far crescere i giovani: "Rispetto ai miei tempi trovo che non ci sia più pazienza per far maturare un ragazzo, sia come giocatore che come uomo. Ora si vogliono immediatamente i risultati e i giovani non hanno il tempo necessario per imparare. Questo è un aspetto fondamentale. Come deve esserlo il senso di appartenenza al gruppo. Perché aiuta a liberarsi dall'egoismo e a sacrificarsi di più per gli altri. Sapere stare in squadra significa anche questo ma soprattutto aiuta nella vita"

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...